Nisini al contrattacco: “Ci voleva una “non aretina”

“Ci voleva una “non aretina” per dare le case popolari agli aretini che attendevano un alloggio da 15 anni.
Ci voleva una “non aretina” per azzerare le occupazioni abusive nel Comune di Arezzo in quanto nessuno aveva mai fatto nulla e c’erano utenti che avevano creato una morosità altissima ai danni dell’ente.
Ci voleva una “non aretina” per risolvere il problema annoso dell’Amianto in Via Malpighi mettendo, finalmente, in sicurezza 100 famiglie.
E potrei continuare…”.

Mi dispiace che questi attacchi arrivino dagli alleati, chissà per quale schema, lo stesso della provincia di Arezzo forse?

Negli anni ho dimostrato sempre amore per il territorio aretino, con una presenza costante e azioni positive. Tanto è vero che nel 2020, durante la formazione della nuova giunta, mi è stato chiesto di rimanere perché avevo fatto bene nei cinque anni precedenti, nonostante fossi già Senatore della Repubblica da tre. Ma oggi, inspiegabilmente, non sono più considerata aretina di nascita e non vado più bene.

Un esempio di attenzione per il territorio è la questione “Panno Casentino”.
Ho lavorato costantemente con l’allora Presidente della Provincia Silvia Chiassai, gli imprenditori del panno e il Ministero per sbloccare la proposta d’acquisto del fabbricato e salvare la Manifattura. Questo impegno continua ancora oggi, ma purtroppo la Regione Toscana latita e non incontra gli imprenditori, rischiando di vanificare tutte le sfide vinte.

Rimanendo sempre su Arezzo, il Polifonico riceve € 152.000 dal Ministero grazie al lavoro sinergico mio col presidente della Fondazione Guido D’Arezzo Lorenzo Cinatti.
Un’ottima notizia per la città che trova il giusto riconoscimento per le attività culturali che organizza ed in particolare per il Polifonico.

Gli attacchi su Media Etruria probabilmente servono ai miei detrattori per nascondere il loro vero immobilismo.
Chi mi attacca oggi non l’ho mai sentito spendere una parola a favore di Rigutino… mai!!!

Io sono sempre stata in contatto sia col Ministero che col Presidente Giani. E questo sempre prima di ogni convocazione del tavolo tecnico, perché di tavolo tecnico si tratta.
La battaglia per Rigutino non si vince con una giornalata o con un’intervista e l’ho detto più di una volta e ad oggi la partita non è chiusa. Le battaglie politiche di giocano lavorando sul serio non facendo sparate ai congressi.

Anche a Cortona mi sono impegnata per trovare una sintesi con gli alleati e con il sindaco uscente così come ho fatto ad Arezzo nel 2020. Non deve essere solo un gioco di poltrone, ma è indispensabile lavorare tutti insieme per trovare la soluzione migliore per i cittadini e non per i politici di turno.

Ora basta con gli attacchi inutili che tanto male fanno ai cittadini e continuiamo a lavorare seriamente nel loro interesse”.

Tiziana Nisini
Deputata Lega Salvini Premier

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