Nomine partecipate, Cinque stelle aretini: “Politica locale unita per le poltrone”

La proposta di ri-nomina di Macrì nel consiglio di amministrazione di Estra da parte di Coingas è l’ennesima dimostrazione che alla politica locale interessano principalmente le poltrone. Lo dimostra il fatto che, appena terminato il processo, in tempi rapidi il centro destra aretino e provinciale, tutto unito, si è adoperato per ripristinare i ruoli della governance, senza che si sia mai parlato dello straccio di un curriculum per eventuali nuove candidature.
Peraltro è decisamente lecito chiedersi come farà Macrì a gestire eventualmente questa carica in contemporanea a quella in Leonardo. Qui non si tratta di figurine da collezionare.
Ciò dimostra che certa politica ha come primo obiettivo la gestione del potere e non ha alcun interesse di fornire un buon servizio al cittadino.
L’elezione del presidente della Provincia è un caso emblematico ed è diventata ormai una barzelletta. Ad oggi, a distanza di più di due mesi, si discute solo delle deleghe da assegnare piuttosto che di come risolvere i problemi reali degli aretini.
Ancora ad oggi, per esempio, a fronte di una crisi energetica che ha mietuto e miete numerose “vittime”, non si è vista un’opera pubblica di efficientamento energetico, neanche una comunità energetica, tra l’altro con bandi europei che ne coprirebbero il costo a fondo perduto per il 40%.
Quest’anno Coingas staccherà un dividendo record di cinque milioni, dei quali solamente un milione sarà reso ai cittadini in difficoltà, ed è da valutare con quali criteri. Dato che Coingas è la società che controlla Estra, non sarebbe stato meglio se prima avessero calmierato le tariffe, invece che farle lievitare? Ovviamente no, perché così i Comuni, sulle spalle dei cittadini, avranno più risorse da spendere, ad esempio per le poltrone.
Abbiamo vissuto questi ultimi anni in un vortice di dichiarazioni, sembrava che Arezzo da un giorno all’altro potesse diventare 100% ad energia rinnovabile. Ma in realtà abbiamo solamente avuto imprese costrette a chiudere per il costo delle bollette energetiche. Non abbiamo ancora visto intraprendere un vero piano di rinnovamento di questa città, basti vedere il cantiere di via Fiorentina. Mentre abbiamo visto con quale celerità sono state fatte le nomine “politiche” nelle società partecipate. Nomine che sono e saranno effettuate in base ai criteri di professionalità, competenza e meritocrazia? Lo potremo vedere quando realmente i cittadini e le imprese ne trarranno beneficio.

Nel frattempo auguriamo più a noi stessi che a loro un buon lavoro.

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