Pane e olio ai bimbi di famiglie morose, un debito di mezzo milione di euro

A Montevarchi tiene ancora banco la controversia riguardante la somministrazione di pasti nelle mense scolastiche ai figli di genitori morosi. Secondo un regolamento comunale in vigore dal 2017, gli alunni le cui famiglie non sono in regola con i pagamenti ricevono un pasto alternativo costituito da pane e olio, anziché il pasto completo. “Questa misura – spiega in una nota il Gruppo Consiliare ‘Silvia Chiassai Sindaco, a firma Giacomo Brandi Vice Presidente Consiglio comunale, Rita Badii e Mauro Emanuele – è stata adottata per affrontare un deficit accumulato di oltre 500.000 euro nelle casse comunali, attribuito alla precedente amministrazione di centrosinistra che, per non applicare il proprio regolamento che prevedeva l’interruzione del servizio mensa per i morosi, aveva permesso l’accumulo di tale debito“.
In risposta alle critiche sollevate dal Partito Democratico e da altre opposizioni, che hanno coinvolto anche rappresentanti regionali, parlamentari e membri del Parlamento Europeo, il Gruppo Consiliare “Silvia Sindaco” ha espresso piena fiducia nell’operato del Sindaco Silvia Chiassai Martini e della Giunta comunale. In un comunicato, il gruppo consiliare ha sottolineato di aver sempre condiviso le scelte dell’amministrazione e ha ribadito che, sebbene all’interno della maggioranza vi sia dialettica e confronto, questi si traducono sempre in una sintesi fattiva e condivisa.
Il comunicato prosegue affermando che il clamore suscitato dalla questione è stato strumentalizzato dalle opposizioni con l’obiettivo di colpire il Sindaco e l’attività amministrativa degli ultimi otto anni, definendo “pretestuose” le polemiche sollevate. Il gruppo consiliare critica inoltre l’approccio della precedente amministrazione, accusandola di aver ignorato il problema delle morosità, causando un significativo danno economico alla comunità.
Riguardo alla misura del pasto alternativo, il Gruppo Consiliare “Silvia Sindaco” sostiene che l’azzeramento delle insolvenze nel servizio mensa sia la prova dell’esistenza di un malcostume e di un’irresponsabilità genitoriale che non possono gravare sul Comune e, di conseguenza, sulla collettività. Il comunicato conclude affermando che, nonostante le critiche ricevute, la fiducia nei confronti del Sindaco rimane intatta, sottolineando che “sparlare siamo bravi tutti, molto più difficile è amministrare bene e nel rispetto soprattutto della stragrande maggioranza silenziosa di cittadini che paga i servizi richiesti anche facendo sacrifici”.
Successivamente, a seguito delle polemiche e delle critiche ricevute, l’amministrazione comunale ha deciso di sospendere temporaneamente la misura del pasto alternativo a pane e olio, concedendo alle famiglie morose un ulteriore mese per regolarizzare la propria posizione. Il Sindaco ha convocato le famiglie interessate per comprendere le ragioni della morosità e, laddove necessario, attivare il supporto dei servizi sociali. Questa decisione è stata accolta positivamente dalle opposizioni, che hanno interpretato la sospensione come un passo indietro ragionevole da parte dell’amministrazione.