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martedì | 11-02-2025

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Pane e olio come pasto alternativo nelle mense scolastiche ai morosi, la vicenda arriva in Consiglio comunale

Avanti Montevarchi – Europa Verde e Impegno Comune, rappresentati dai capogruppo Fabio Camiciottoli e Cristina Rossi: “Di fronte ad una modalità politicamente violenta e dal grande valore ideologico com’è quella attuata dal Comune di Montevarchi nella gestione delle morosità nel servizio mensa, le affermazioni rilasciate dal Sindaco oggi sono quanto mai fuorvianti e tese a nascondere la verità. Noi abbiamo da sempre contestato il modo e l’idea di servire pane ed olio come pasto alternativo e ogni nostra sollecitazione nel tempo è caduta nel vuoto perchè il sindaco, come più volte riferito in Consiglio, non si faceva dettare l’agenda dai Consiglieri Comunali. Oggi il sindaco non attribuisca colpe ad altri per scelte che ha voluto e sempre difeso insieme alla sua maggioranza ma la Governi sospendendo la somministrazione del pane ed olio ammettendo di aver sbagliato ed in modo trasparente e partecipativo favorisca un percorso istituzionale che permetta di rivedere queste prassi che sono inaccettabili. Noi, come abbiamo sempre fatto, non mancheremo né di dare il nostro contributo, né di assumerci le responsabilità, ma non accettiamo che, come sta cercando di fare il Sindaco, venga mistificata la realtà“.

Con questo spirito, i gruppi consiliari Avanti Montevarchi – Europa Verde e Impegno Comune, rappresentati dai capogruppo Fabio Camiciottoli e Cristina Rossi, hanno presentato un’interrogazione che verrà discussa nel Consiglio comunale del 25 febbraio 2025, in merito alla gestione della mensa scolastica e all’introduzione del pasto alternativo con pane e olio per gli alunni le cui famiglie risultano morose nel pagamento del servizio.

I consiglieri sottolineano come la mensa scolastica non sia soltanto un servizio a domanda individuale, ma un elemento integrante del percorso educativo, soprattutto nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie, dove il momento del pasto è parte del tempo scuola e contribuisce alla crescita e alla socializzazione dei bambini.

L’introduzione di un sistema di pagamento prepagato, che prevede l’interruzione della somministrazione del pasto dopo 30 giorni di morosità, viene considerata una scelta penalizzante per i minori, che subiscono le conseguenze dirette delle difficoltà economiche o delle decisioni dei genitori.

L’interrogazione richiama inoltre l’attenzione sulle possibili implicazioni in termini di privacy e sul coinvolgimento improprio degli istituti scolastici in una gestione che, secondo i consiglieri, dovrebbe restare di esclusiva competenza dell’amministrazione comunale.

In particolare, si sottolinea il rischio di esporre i bambini a forme di discriminazione e stigmatizzazione, oltre al fatto che il corpo docente si trovi a dover gestire situazioni che esulano dal proprio ruolo educativo.

I gruppi consiliari chiedono con urgenza al Sindaco e all’Assessore competente:

Dati aggiornati sull’andamento degli incassi per l’anno scolastico 2024-2025, suddivisi per Istituto Comprensivo, e il numero di alunni coinvolti nella distribuzione del pasto alternativo con pane e olio.
Indicazioni sul coinvolgimento dei servizi sociali, per capire quanti di questi alunni siano seguiti da misure di sostegno.
Azioni adottate per garantire la privacy e la continuità didattica, evitando che la gestione delle morosità ricada sugli istituti scolastici o sugli insegnanti.
Accesso alla documentazione relativa alla gestione del servizio mensa, comprese le interlocuzioni tra l’amministrazione, la società partecipata che gestisce la mensa e gli Istituti Comprensivi, al fine di comprendere meglio l’impatto di questa misura.
Infine, i consiglieri sollecitano il Sindaco a sospendere immediatamente la somministrazione del pasto alternativo, sottolineando la necessità di trovare soluzioni che non penalizzino i bambini e che garantiscano un’azione di contrasto alla morosità efficace ma rispettosa dei principi educativi e sociali.

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