Pionta, Castelsecco, la Fortezza. Cherici: “Perché non utilizzare fondi Pnrr?” Ar24Tv

 

“Il PNRR serve a creare sviluppo? Questa la ragione per la quale l’Europa ci invia risorse, per questo motivo come Italia facciamo nuovo debito: denaro investito per produrre maggiore ricchezza. Come Azione vogliamo fermarci su un capitolo in particolare di questi investimenti: la Cultura. PNRR e sviluppo turistico-culturale. Tre i luoghi dall’enorme potenziale per la nostra città e che questa Giunta ancora trascura, nonostante i tanti proclami: il Pionta, Castelsecco, la Fortezza. Tre luoghi di interesse archeologico che, recuperati nel verde e interessati da scavi, possono diventare parchi di forte attrattiva. Un percorso unico dall’antichità etrusca, al Medioevo, al Cinquecento eppure ancora abbandonato. Il Pionta giace tra sporcizia, incuria e sterpaglie, Castelsecco isolato e sepolto, la Fortezza in vaste parti inaccessibile e inutilizzata. Perché con il PNRR si recuperano con oltre 700mila Euro il bastione a Poggio del Sole, mentre non sono stati resi accessibili una volta per tutte i resti dell’Arezzo antica proprio in Fortezza (cannonieri, edifici romani, chiesa di San Donato in Cremona)? Perché ancora noi aretini quegli scavi possiamo guardarli solo dall’alto? Le precedenti Giunte non hanno restaurato l’enorme complesso per farne un passivo contenitore per sole mostre una tantum e senza vocazione complessiva. Usare il PNRR per restauri ha senso se quelli poi possono davvero concorrere a creare crescita, altrimenti -per quanto a cuore ci stia il decoro urbano e le mura della città- sono occasioni perse. Per tutto il resto c’è il Bilancio ordinario, oppure bandi regionali ed europei stessi ma di altro tipo. Arezzo ha in quei tre siti un patrimonio in attesa di una Politica che se ne faccia carico. Azione incalza la Giunta sia per una maggior attenzione nella spesa pubblica che perché vagli concretamente le nostre proposte”.

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