Provincia, il bilancio va in porto senza la Lega. Polcri in acque sicure

Alla fine la parola più pronunciata è “responsabilità“. Dopo mesi di aspre polemiche, Alessandro Polcri incassa il voto bipartizan al dup (documento unico di programmazione) e al piano triennale: 11 voti a favore provenienti da Fratelli d’Italia, Ora Ghinelli, civici di centro destra, consiglieri del Pd e del centro sinistra. Assente la rappresentante della Lega Cinzia Santoni, astenuta Stella Scarnicci di Patto Civico. “Un atto di responsabilità – ha tenuto a ribadire Simon Pietro Palazzo per il centrodestra  – per non bloccare lavori, cantieri e opere pubbliche e non vedere commissariato l’Ente“. Sulle deleghe, Palazzo annuncia: “Il centrodestra è maggioranza, per ora non prenderemo deleghe“. Maria De Palma, sindaco di Marciano della Chiana e capogruppo del centrosinistra in consiglio provinciale, ha definito il voto come “tecnico e di responsabilità, ci piace l’idea della casa dei comuni. Con Polcri non siamo dalla stessa parte, ma siamo qui per i cittadini, coerenti e responsabili“. Nel suo discorso, il presidente Polcri aveva puntato, in caso di mancata approvazione del bilancio e possibile commissariamento dell’Ente, sul temuto stop all’assegnazione dei fondi del Pnrr, sul fatto che la Provincia sia stazione appaltante di tanti cantieri “che non possono aspettare” e sul refrain della “Casa dei Comuni“. Dopo il voto favorevole, soddisfatto, ha voluto rimarcare come “il metodo e la condivisione delle scelte alla fine paghino“. 

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Il documento del gruppo di centro sinistra in consiglio provinciale 

“Oggi ci troviamo ad affrontare un momento fondamentale per la nostra provincia, quello del voto sul bilancio. Ma questo voto non è solo una questione contabile, è anche un atto che rappresenta la nostra capacità di identificarci in un indirizzo amministrativo comune. In questi mesi, abbiamo assistito ad aspre discussioni sulla figura del nuovo Presidente della provincia, e purtroppo abbiamo visto una polemica irrispettosa nei confronti delle istituzioni e del voto democratico. Noi abbiamo votato a favore del Presidente Polcri, sulla base del progetto della “casa dei comuni”, che ci ha convinto nonostante le sue origini politiche diverse dalle nostre. Questo progetto mirava a ricostruire un rapporto più forte tra l’ente e i territori, ad aumentare la condivisione sulle scelte e ad avere una conduzione della provincia più imparziale. Per alcuni, l’elezione del Presidente Polcri è stata vista come un tradimento, ma per noi è stata una scelta tra opzioni diverse per la forma e il metodo del governo provinciale. Siamo consapevoli di vivere in un momento particolare, in cui dobbiamo tutti difendere i nostri territori, la qualità della vita e il tessuto economico, in una congiuntura economica particolarmente complicata. Questo fatto ci impone un grande senso di responsabilità. Ma questo senso di responsabilità non va confuso con l’arrendevolezza.
Per questo abbiamo chiesto al Presidente un atto rispettoso del percorso politico che l’ha portato ad essere eletto. Una dichiarazione di intenti che riaffermasse la sua volontà di perseguire il progetto della “provincia come casa dei comuni” e che vedesse tutti noi impegnati nella ridefinizione dell’Ente e delle sue prerogative. Un impegno a mantenere saldo e forte il filo che lo lega a tutti coloro che hanno contribuito alla sua elezione. Nel suo intervento il Presidente sembra aver compreso che siamo di fronte ad un cambiamento dei vecchi tempi e dei vecchi modi della politica. La sua riaffermazione del progetto “provincia casa dei comuni”, il suo impegno a confrontarsi con i territori in tutte le loro articolazioni politiche, istituzionali, economiche e associative. La necessità di sbloccare finanziamenti per oltre 70 milioni di euro da destinare ad opere ed interventi in tutta la provincia, ci hanno convinto a dare il nostro voto favorevole al bilancio. Voto, il nostro, è bene sottolineare, che è stato determinante per l’approvazione di questo bilancio e degli interventi in esso previsti. Non abbiamo chiesto incarichi, ma trasparenza nelle posizioni e limpidezza negli intenti. A questo punto si apre una fase nuova che deve vedere protagonisti i comuni e i territori, attraverso un governo istituzionale che lavori per ridare all’Ente la sua dinamicità istituzionale e per introdurre novità positive nel percorso di crescita della nostra provincia”.

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