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lunedì | 31-03-2025

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Rapporto giunta: opposizione critica su lavori pubblici e sicurezza. Per Donati “scarsa attenzione ai dazi”. E Chierici invita tutti a un open day in Fondazione

Al Rapporto annuale della giunta per il 2024, che il Sindaco Alessandro Ghinelli ha snocciolato durante l’odierno Consiglio comunale di Arezzo, è seguito un ampio dibattito.

Ghinelli: “Arte, pace e ambiente, Arezzo protagonista a livello internazionale”

Ha esordito Michele Menchetti mettendo in risalto “le pecche di questa amministrazione, che coinvolgono i lavori pubblici e il lungo elenco di quelli di cui non si conoscono tempi di consegna o di cantierizzazione. Molte attività ruotano sempre attorno alle fondazioni alle quali si continuano a elargire fondi che vanno in certi casi a personale e consulenze e per le quali si prorogano fino al 2027 i rapporti convenzionali, costringendo il futuro sindaco a una scelta che magari non condivide. La manutenzione stradale è sotto gli occhi di tutti, il parco dell’anfiteatro resta chiuso, non sono mancate censure di cui sono rimasto vittima e che hanno coinvolto lo stesso personale dipendente con la famosa newsletter sull’attività social non ammessa”.

Per Donato Caporalimanca nel rapporto ogni rilievo critico, sembra tutto rose e fiori quando in città l’insicurezza e la criminalità a danno delle aziende orafe sono in aumento e non cessano le criticità nella zona limitrofa all’impianto di San Zeno. L’Europa non è certamente vissuta come ideale ma come mera attività amministrativa e la partecipazione dei cittadini ai processi resta il grande assente, vittima di un approccio ideologico di destra. Nessun segnale sulla banda larga mentre molti negativi si registrano purtroppo sul verde che continua a perdere alberi senza che siano sostituiti da altrettante piantumazioni. L’anello a nord e la sua chiusura continuano a insistere su un’ipotesi vecchia e nei dati della raccolta differenziata manca la distinzione tra quella di qualità e quella non pregiata”.

Giovanni Donati: “gli stessi lavori pubblici in fase di esecuzione, specie quelli che vorrebbero mitigare il rischio idraulico, in alcune frazioni hanno cambiato il contesto ambientale e portato gli abitanti a trovarsi pareti di terra davanti alle case. Capisco la fascinazione dei numeri a sette cifre ma la gestione degli impianti sportivi è centrata su risorse private e non su investimenti pubblici, senza peraltro sapere cosa hanno poi realizzato le società aggiudicatarie della gestione. L’innovazione tecnologica: se l’amministrazione si limita a cambiare gli hardware viene da chiedersi a cosa serve un assessorato specifico”.

Per Marco Donatioccorre farsi una domanda preliminare: la città, al netto che questa amministrazione sopravvivrà un anno in più rispetto al previsto, ha fatto un passo in avanti, è rimasta indietro o registra condizioni immutate a distanza di 11 anni? Sulla digitalizzazione qualcosa è stato fatto ma Arezzo resta nel limbo, lontana da quelle che sono le buone pratiche. Non c’è alcunché sull’alta velocità nell’ultimo report ministeriale. Penso poi ai dazi che potrebbero rivoluzionare il modo di fare impresa del tessuto manifatturiero e condizionare l’export verso gli Stati Uniti: Arezzo è messa nella condizione di reagire? La mostra dedicata a Giorgio Vasari, importante, durata più mesi, ha raggiunto le 38.000 presenze. Sull’evento è stato investito molto ma nessuno è venuto delle istituzioni a omaggiarla e questo certifica, accanto a Medio Etruria, che le relazioni tra la città e il centro politico dell’Italia sono rarefatte. Manca il collegamento tra formazione e impresa, la demografia ci costringe in un ruolo di retroguardia con giovani che abbandonano e nulla si fa per invertire la tendenza”.

Alessandro Caneschi: “le opere strategiche ci dicono che il 2024 è stato un anno fallimentare. Via Fiorentina è il caso più emblematico, con un cantiere avviato nel 2019, un certo importo e una gara che avrebbe dovuto far venire subito qualche dubbio. Ricordo che vi partecipò una sola ditta, di per sé un vantaggio, eppure il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il sottopasso del Baldaccio è stato portato a termine ma permangono dubbi sul progetto: io ancora, ad esempio, devo vedervi passare gli autobus, magari due che s’incrociano. Sulla manutenzione la responsabilità è evidentemente di questa amministrazione: mai si erano viste le condizioni attuali delle strade. Due Mari: da un lato sbandierate che doveva essere realizzata da tempo ma poi, incoerentemente, fate ricorso al Tar. Ricordo che i fondi del Pnrr hanno delle scadenze. Dulcis in fundo, la nuova sede alla PM in via Filzi, scelta sbagliata fin dall’inizio nell’ubicazione e proseguita con una formula contrattuale per nulla cautelativa per il Comune”.

L’assessore Simone Chierici: “non pretendo di convincere alcuno sulla validità del sistema fondazioni, però intendo portare dei dati che vogliono essere un contributo positivo e non polemico. Innanzitutto, la validità del lavoro è frutto dell’intera struttura, che ringrazio: da 214.000 siamo passati a 588.000 presenze, dal 2014 a oggi, e l’imposta di soggiorno toccherà il milione di euro. La metà del bilancio della InTour è garantita dai contributi derivanti dal bilancio comunale, l’altra metà da sponsorizzazioni, ingressi e altre entrate. I complessivi 2 milioni e mezzo se rapportati alle 588.000 presenze suddette significano che abbiamo speso 4 euro a turista. E ciascuno di questi ha reso molto di più in termini di ‘indotto’. Se mi limitassi invece al solo contributo del Comune, l’investimento pro-capite per ogni turista addirittura si dimezzerebbe. Il mio invito a tutti i consiglieri comunali è di partecipare a un open day in fondazione per capire meglio il lavoro e spiegare quello che facciamo e come lo facciamo”.

La delibera è stata approvata con 18 voti favorevoli e 8 contrari.

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