Sadam, Gibbi srl di Roma perfeziona acquisizione dell’area
La notizia è stata diffusa dal Gruppo Consiliare Città al Centro:
“Era a tutti sembrato strano il lungo periodo intercorso tra l’asta ed il decreto di trasferimento che normalmente sarebbe dovuto avvenire entro 120 giorni (4 mesi), a partire appunto dal 27 gennaio 2021.
Adesso ci siamo resi conto, e nessuno lo aveva fatto, che il Decreto di trasferimento c’è effettivamente stato e quindi Gibbi s.r.l è ad oggi ufficialmente proprietaria dell’area che ha portato in passato sviluppo, lavoro e prosperità a Castiglion Fiorentino con lo Zuccherificio, dismesso e demolito nel 2006.
Il Decreto di Trasferimento porta la data del 12 luglio 2022, Trascrizione n. 10851.1/2022.
Tra le prescrizioni che dovrebbero essere presenti nel Decreto, anche l’obbligo del completamento dell’Iter Autorizzativo della Bonifica del Sito e le eventuali altre Bonifiche (dopo 17 anni!).
Adesso, per Castiglion Fiorentino e per chi l’Amministra, arriva il doveroso e difficile compito di guidare la Bonifica, se ancora necessaria, e soprattutto quello di guidare l’eventuale progettazione dell’Area che prevede una grande volumetria edificabile e varie possibili destinazioni, ma anche limitazioni importanti, introdotte con la creazione della ZPS (zona di protezione speciale) sugli ex bacini di stoccaggio delle acque di lavorazione, divenute nel frattempo aree di sosta e riproduzione di importanti specie di volatili migratori.
La zona, che ha visto con il Piano Strutturale del 2015 l’omologazione di tutta l’area de La Nave, confermata poi nel 2019, ha potenzialmente anche il rischio dell’installazione di tanti ettari di pannelli fotovoltaici a terra (consentiti a terra solo sulle aree industriali dismesse): nessuna pregiudiziale contro questo eventuale intervento, ma pensiamo sarebbe una sconfitta per l’intera comunità che da quell’area si aspetta piuttosto riqualificazione, sviluppo , un progetto compatibile con la ZPS e soprattutto potenziali posti di lavoro. Tutte cose che non sarebbero sicuramente fornite da 40/50 ettari di campi fotovoltaici fini a loro stessi”.
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