San Zeno, Andreani: “L’efficienza del sistema non legittima ‘soluzioni’ ideologiche”
Il consigliere comunale Egiziano Andreani interviene dopo il Consiglio comunale aperto tenutosi nell’impianto Aisa di San Zeno.
“Ho salutato con favore la seduta di Consiglio Comunale aperta ai cittadini che si è svolta a San Zeno e per questo ringrazio il presidente Luca Stella per l’organizzazione dell’evento e chi ha arricchito il dibattito con il suo contributo. La prima domanda che dovremmo porci è: era proprio scontato che la seduta stessa si svolgesse? No, non ci sarebbe stata se l’impianto fosse andato incontro alla privatizzazione nel 2013. In un’azienda privata, di certo i cittadini non avrebbero beneficiato di questa esperienza di democrazia in cui hanno parlato liberamente.
Consiglieri comunali e associazioni, quando giustamente pretendono il rispetto dell’ambiente e del territorio, dovrebbero pensare anche alle scelte della Regione Toscana che in passato hanno favorito vere e proprie bombe ecologiche come le discariche o hanno autorizzato nella zona impianti privati, come lamentato da alcuni cittadini intervenuti.
Dovrebbero pensare che il porta a porta tanto decantato è costosissimo perché comporterebbe, in un Comune vasto come Arezzo, un numero di addetti e un flusso dei mezzi enorme, a meno che non si vogliano programmare ritiri dilazionati nel tempo dei vari sacchetti, con tutte le conseguenze del caso se a essere tenuti in casa per giorni fossero quelli dell’umido.
Ci sono realtà in cui gli impianti sono a ridosso delle città ed è normalità, addirittura a Copenaghen vi hanno costruito sopra una pista da sci. Le soluzioni devono essere trovate prendendo come riferimento l’efficienza di un sistema. E non è detto che i modelli impiantistici migliori siano quelli attualmente in essere in Europa. Altre esperienze interessanti sono infatti sorte in Israele. Insomma, guardiamoci attorno: la salute personale è un interesse di tutti, indipendentemente dalle proprie idee politiche, ma credo che la sua tutela passi anche dal seguire la scia dell’avanguardia tecnologica e della concretezza delle soluzioni.
Occorre efficienza dei sistemi e normalità perché tutti noi produciamo rifiuti e non possiamo lasciarli in eredità ai nostri figli”.