“Ci muoviamo su provvedimenti che arrivano di ora in ora: distanziamento in aula, mascherine sempre, consumazione dei pasti seduti, turni ai bagni.
Per studenti e insegnanti sarà complicato e la paura di nuovi contagi rimane.
L’istruzione è un diritto fondamentale, la scuola doveva ripartire, è stata anche troppo penalizzata, ma il riavvio non pare così semplice, dagli spazi negli istituti a quelli sui mezzi pubblici le indicazioni ‘nicchiano’ sempre ad arrivare e ad avere una versione definitiva pur essendo alla vigilia del rientro.
Per la scuola era necessario un programma con step seri e condivisi anche con le famiglie, e con tutto il mondo che ci gravita intorno, che si stanno già giustamente preoccupando per come poter gestire una situazione completamente diversa rispetto anche agli anni passati.
I diritti, quale un’adeguata istruzione, non possono essere tutelati e sbandierati a piacimento, dovrebbero essere una priorità costante, e la carenza di “metodo” col quale è stata gestita l’intera situazione la dice lunga sulla qualità di questo governo di dilettanti allo sbaraglio”.