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giovedì | 10-04-2025

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Scuole Marconi, una sollecitazione dalle Liste Civiche

La “querelle” della scuola Marconi di San Giovanni, che va avanti dai primi di settembre dopo il crollo di soffitto e solaio di una parte dell’istituto, non ha ancora trovato delle risposte concrete e a pagarne le conseguenze sono gli studenti che stanno portando avanti il loro anno scolastico con grandi disagi. Dopo le uscite pubbliche dei giorni scorsi, in particolare quelle del consigliere provinciale con delega Marco Morbidelli, la situazione ancora non è ben definita ed ecco che sono le Liste Civiche sangiovannesi a spronare le istituzioni affinché rispettino gli impegni presi ormai diverse settimane fa:

Stiamo seguendo la vicenda “Marconi” da vicino ormai da molti mesi – affermano i civici – siamo ormai alla fine del 2023 ed ancora di certezze ne vediamo poche, l’unica cosa tangibile è la pigra indolenza delle Istituzioni Provinciali e Comunali ed il disagio cronico che alunni, docenti e genitori sono costretti quotidianamente a patire.

Siamo venuti in questi giorni a conoscenza che alla segreteria dell’ISIS Valdarno non è giunta nessuna comunicazione ufficiale per quanto concerne la riapertura dei locali del plesso Marconi in conseguenza del crollo di settembre; si sono lette solo uscite pubbliche sulla stampa del Consigliere Provinciale con delega Marco Morbidelli.

È facilmente comprensibile che la dirigenza dell’Istituto non potrà riaprire il plesso se non avrà la sicurezza della sua agibilità.

I locali scolastici versano in in condizioni assolutamente non idonee per una scuola di qualità qual è sempre stato l’istituto professionale di San Giovanni, in più le reti metalliche recentemente installate limitano il funzionamento di attrezzature indispensabili per il corretto funzionamento dei laboratori.

Ricordiamo poi che il pavimento non è stato riposizionato, perdendo l’occasione per il montaggio in questi tre mesi di chiusura.

Inoltre le opere dopo il crollo di novembre scorso sono assolutamente insoddisfacenti in quanto si è provveduto solo alla rimozione della parte di intonaco danneggiato senza attuare nessuna azione preventiva atta a scongiurare ulteriori infiltrazioni.

Sollecitiamo quindi la provincia – concludono – perché rispetti gli impegni presi per un ripristino a regola d’arte del Plesso e sollecitiamo l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco Vadi a fare pressioni sulla Provincia per risolvere il tutto.
Inutile che la maggioranza plauda ai comunicati del consigliere Morbidelli, solleciti piuttosto la provincia e soprattutto impedisca il sempre più concreto rischio di dislocazione in altri comuni di una scuola così importante per il nostro territorio”.

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