Segreteria Pd, Croci incassa sostegno di Donne Democratiche
“Barbara Croci – recita la nota delle Donne Democratiche – incarna il grande cambiamento culturale e politico di cui c’è bisogno sia nel PD che nella comunità in cui viviamo. Conosciamo Barbara anche per il lavoro che ci vede collaborare insieme da anni nella Segreteria della Conferenza delle donne, di cui Barbara è tra le fondatrici ed a cui è sempre stata parte attiva, anche con specifici ed importanti contributi attinenti alle proprie competenze politiche, amministrative e professionali, contribuendo così ad una più ampia visione e più completa programmazione del lavoro della conferenza stessa, alla sua capacità di ascolto e dialogo con le donne ed al suo radicamento nel territorio.
Sosteniamo barbara Croci anche in piena adesione agli obiettivi e compiti della conferenza, uno dei quali è la promozione della partecipazione delle donne alla vita politica ed istituzionale, rompendo il “tetto di cristallo” che ancora oggi rende difficile anche nel PD ricoprire ruoli dirigenziali come Segretari di Unioni comunali, provinciali o regionali.
Il PD a livello nazionale ha finalmente eletto una donna segretaria e questa scelta ha avvicinato molte donne al partito stesso, contribuendo anche all’aumento del voto dell’elettorato femminile.
Il Congresso di Arezzo vede due candidature in campo, quella di Barbara Croci e quella di Michele Ausilio.
Sono entrambe due candidature significative per storia e competenze personali, che aggiungono valore al percorso congressuale.
Ringraziamo entrambi per la loro messa a disposizione del partito avendo di fronte un tempo difficile per i problemi sociali, economici di un territorio che ha subito da tempo il ridimensionamento del voto del PD.
La segreteria della conferenza donne, pur nell’apprezzamento della candidatura di Michele Ausilio, ritiene quella di Barbara Croci un elemento di maggiore novità perché capace di offrire quel necessario senso di rinnovamento che la candidatura di una donna può significare, in un territorio che non ha mai avuto una donna a dirigere il partito a livello provinciale.
Riteniamo altresì che la novità della candidatura di una donna, sia anche un importante segnale all’elettorato femminile che sappiamo costituire anche nella nostra provincia una fetta molto importante dell’astensionismo.
E’ necessario che la politica ad ogni livello, a partire da quello locale mettano al centro del loro lavoro, i temi della vita quotidiana delle persone, delle politiche sociali e del welfare in generale, questioni spesso ritenute marginali nell’attività politica ed istituzionali e che invece sono questioni che quasi sempre impediscono alle donne la piena partecipazione al lavoro e la realizzazione di se stesse.
La Conferenza delle donne Dem della provincia di Arezzo, per dirla con Schlein, lavora per un “partito femminista”, intendendo con ciò un partito che utilizza sé stesso per riuscire a migliorare le condizioni di vita di tutte le donne e per combattere gli stereotipi di genere che ancora impediscono la piena realizzazione di sé e delle donne in genere”.