Sicurezza Arezzo: più telecamere e punti luce
Aumento dei punti luce in piazza della Badia, via del Saracino, via Cavour, via Saffi, via de’ Pecori, via della Fioraia. È l’oggetto di un atto di indirizzo di Fratelli d’Italia che muove dall’assunto che l’aumento dell’illuminazione in città scoraggia e arriva a impedire azioni illegittime, illegali e delinquenziali. “Nonostante il presidio delle forze dell’ordine – ha illustrato Francesco Palazzini – continuano a verificarsi ad Arezzo, specie in alcune zone del centro storico, atti di vandalismo ed episodi di degrado, favoriti proprio da una situazione di scarsa illuminazione. Garantire il diritto alla sicurezza per ogni cittadino è condizione imprescindibile per il pieno esercizio delle libertà riconosciute dall’ordinamento giuridico, per lo sviluppo sociale ed economico, per il godimento degli spazi e per l’incremento della qualità della vita. Una soluzione che noi vediamo come deterrente e come una valida indicazione”.
Alessandro Caneschi e Michele Menchetti hanno sottolineato come questo atto sia datato marzo 2022. “In tutto questo tempo la giunta poteva intervenire con una sua delibera per arginare una situazione di degrado che sta oramai interessando l’intera città. Arezzo non è lo ‘scrigno’ tanto vagheggiato. Prima di qualche punto luce in più, occupiamoci della manutenzione di zone già al collasso”. Per Marco Donati “abbiamo dibattuto molto sulla sicurezza. Lo sapete che in città imperversano baby-gang e bullismo, che la ripulitura settimanale di piazza della Badia costa ai cittadini migliaia di euro, che le telecamere non funzionano, che ci sono state aggressioni ai danni degli agenti della polizia municipale? State ignorando che questa città ha problemi enormi di sicurezza a dispetto delle promesse elettorali. Adesso, all’improvviso, arriva questo atto di indirizzo che non sposta la questione perché non recupera una parte di popolazione oramai impaurita, non si occupa di abuso di alcol, di spaccio e di collaborazione con le forze dell’ordine. Se non si fanno analisi approfondite a cosa serve aggiungere qualche telecamera? Con l’auspicio che funzioni”. Per Valentina Vaccari “stiamo parlando di una sola parte della città, peraltro più attenzionata di altre. Che dire della ex Cadorna e di altre zone che non si trovano in centro dove manca la necessaria luminosità? I cittadini sanno dove sono le criticità, basterebbe ascoltarli”. Per Roberto Cucciniello “questo atto di indirizzo va anche contestualizzato, all’epoca in cui è stato presentato queste zone erano oggettivamente pericolose. Arezzo, secondo le ultime classifiche sulla sicurezza è 71esima su 106 province, alcuni reati sono in calo, sul bullismo non siamo messi male mentre andiamo peggio per i reati sul web e le truffe informatiche. La situazione è delicata in tutti i capoluoghi di provincia e pensare solo di colpevolizzare un’amministrazione non serve a molto. Questo atto non sarà la panacea ma dà comunque un segnale”.
L’assessore Alessandro Casi ha mostrato apprezzamento per l’atto di indirizzo “perché dimostra attenzione e sensibilità. L’amministrazione comunale è impegnata nel miglioramento della pubblica illuminazione di concerto con il soggetto gestore. Gli interventi sono stati articolati in cinque stralci funzionali, siamo arrivati al quinto che riguarda il centro storico e che ha un iter più lungo perché coinvolge vari enti. Questo atto dà maggiore forza al processo che l’amministrazione comunale ha deciso di portare avanti. Per quanto riguarda le telecamere, il gestore della parte infrastrutturale del sistema di videosorveglianza ha ultimato il controllo di quelle non funzionanti e l’azienda ha avviato l’acquisto di telecamere sostitutive che verranno installate, salvo problemi di fornitura a oggi non riscontrabili, entro l’anno”. Al momento del voto è mancato il numero legale.