Sicurezza, FdI propone Security Smart City con sala operativa e control room
“Arezzo – si legge in una nota di Fratelli d’Italia Arezzo – in questo senso non fa eccezione e per questo pur non avendo, come invece auspicato nella nostra proposta elettorale, delega diretta in tema di sicurezza, ha fin dal primo giorno dato il proprio contributo portando le proprie proposte all’attenzione della giunta e del consiglio comunale. Lo ha fatto mediante il confronto diretto con le forze dell’ordine e presentando atti di indirizzo ritenuti utili all’aumento della sicurezza reale e percepita dei cittadini di Arezzo. Nello specifico sono stati toccati diversi ambiti in merito, dal rapporto tra operatori di sicurezza e cittadini mediante la stesura di un protocollo che regolamenti le operazioni di controllo di vicinato, alla creazione del Nucleo Antidegrado della Polizia Municipale, un servizio dedicato al monitoraggio del territorio ed al contrasto al degrado delle aree urbane, fino al tema telecamere che da qualche settimana pare caro anche all’opposizione.
Nello specifico della videosorveglianza abbiamo fin dall’inizio stimolato e consigliato l’amministrazione verso un modello di Security Smart City che possa superare il concetto di semplice video sorveglianza e possa davvero rappresentare un passo avanti verso il futuro. Le attuali difficoltà palesate dalla videosorveglianza cittadina nascono da lontano e proprio dalla mancanza di una visione unitaria e programmatica delle amministrazioni che hanno preceduto i sette anni di Ghinelli, le quali si sono limitate al minimo sindacale, andando a coprire nuove aree con gruppi di telecamere, a volte non compatibili con la piattaforma preesistente di collegamento con la sala operativa, ed a volte addirittura prive di collegamento con registrazione su supporto locale. Da qua la necessita di una rivisitazione profonda del concetto di Controllo del territorio. E, se per qualcuno è possibile dare un rapido riscontro appoggiandosi inizialmente all’attuale gestore dell’illuminazione pubblica, di proprietà francese, per il ripristino di eventuali dispositivi malfunzionanti, noi esprimiamo dubbi su questa opzione e riteniamo fondamentale non commettere gli errori del passato e procedere verso quel modello di Security Smart City con sala operativa e control room interforze che è quello che secondo la nostra visione Arezzo merita, affidandosi ad operatori professionali e adeguatamente selezionati. Ad esempio riteniamo più opportuno valutare anche una collaborazione con società del territorio, visto che esistono realtà che nel tempo si sono specializzate nel settore fino a distinguersi in Italia per i migliori impianti in tal senso, ed alcune sono anche indirettamente partecipate dal Comune di Arezzo”.