Stazione AV, caramelle non ne voglio più

“Come al solito i politicanti di mestiere vorrebbero farci credere che basta una telefonata ai piani “alti” per risolvere i problemi, per ottenere la realizzazione di un’infrastruttura in un determinato luogo. O che l’appartenenza alla medesima formazione partitica del governo nazionale sia sufficiente per un risultato assicurato.

Noi l’abbiamo sempre detto e oggi più che mai, a maggior ragione dopo le parole dell’ingegnere Mario Banelli, direttore di LFI, lo ripetiamo: la stazione dell’alta velocità rischia di essere una cattedrale nel deserto, sia essa pensata a Rigutino oppure a Creti.

In questi anni abbiamo sperato che il sistema potesse cambiare e soprattutto che le persone che lo governano fossero pronte a un diverso approccio nel fare politica.

Niente di tutto ciò.

Le cose ad Arezzo non vanno. Servono programmazione, studi approfonditi e il confronto con gli altri altrimenti non si possono ottenere risultati.

Ma quando vengono commessi errori da chi ci amministra ci aspetteremmo quantomeno che i responsabili facessero mea culpa perché a rimetterci è tutta la comunità aretina. Ebbene, anche stavolta non abbiamo sentito nessuno che abbia minimamente chiesto scusa alla città.

Visto l’avvicinarsi del Natale, anche noi ci sentiamo più buoni perciò rimanderemo all’anno nuovo il folto elenco delle promesse non mantenute dall’amministrazione di destra che dovrebbe governare Arezzo.

Trasparenza, impegno e coerenza: queste sono le caratteristiche che dovrebbero detenere gli amministratori di qualsiasi città”.

Articoli correlati