Subbiano: 120 migranti, un nuovo CAS e un luogo di culto in un centro commerciale. Il sindaco Mattesini esprime preoccupazione
Il sindaco di Subbiano, Ilaria Mattesini, ha espresso preoccupazione riguardo alla gestione dell’accoglienza e dell’integrazione nel piccolo comune di poco più di 6.300 abitanti, che attualmente ospita circa 120 migranti distribuiti in sei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS). Una situazione che, secondo il sindaco, rischia di creare tensioni sociali.
Le dichiarazioni del sindaco Ilaria Mattesini:
“Voglio chiarire che non ho mai percepito da parte dei cittadini di Subbiano una chiusura o un contrasto all’accoglienza, ma è evidente una preoccupazione e un malcontento per le modalità con cui l’integrazione
viene gestita. Purtroppo, ci troviamo a fare i conti con scelte discutibili di alcuni imprenditori locali che, pur dichiarando di avere a cuore il bene del nostro paese, hanno concesso spazi e immobili senza considerare le conseguenze sul tessuto sociale.”
Mattesini ha evidenziato alcuni esempi concreti:
“È stato concesso un fondo commerciale all’interno di un centro commerciale a un’associazione che svolge attività di culto e proselitismo religioso. Quello non è il luogo adatto per una simile attività. Inoltre, è stato messo a disposizione un palazzo storico nel centro di Subbiano dove sono stati collocati oltre 30 migranti, e recentemente un appartamento in un condominio con 12 abitazioni. A Calbenzano, una piccola frazione, è stato destinato un intero immobile, ex ristorante con alloggio, che attualmente ospita più di 50 migranti.”
Il sindaco ha poi sottolineato il peso di queste scelte sul piccolo comune:
“A Subbiano abbiamo oggi 120 migranti ospitati in sei CAS, mentre la città di Arezzo, con una popolazione molto più grande, ne ospita meno del doppio. L’inclusione non si costruisce con queste dinamiche. Serve tutelare la convivenza armoniosa tra tutti i cittadini, rispettando le peculiarità culturali ed economiche del territorio.”
Mattesini ha avvertito che una gestione inadeguata dell’accoglienza può generare effetti negativi:
“Quando certe situazioni vengono imposte in un piccolo contesto come Subbiano, l’effetto è contrario: si alimentano paura e pregiudizio.”
Il sindaco ha concluso ribadendo il proprio impegno per la comunità:
“Io sto dalla parte dei miei cittadini. Ho accolto il loro allarme, l’ho riportato e continuerò a portarlo nelle sedi istituzionali. Sto cercando di gestire questa situazione con tutti gli strumenti a mia disposizione, consapevole però dei limiti delle mie competenze.”