Tagli agli enti locali, Croci e Basanieri: “La Manovra del Governo Meloni colpisce cittadini e servizi essenziali”
“Il 2025 si apre con una manovra finanziaria che penalizza pesantemente gli enti locali, scaricando su Comuni, Regioni e cittadini il peso di una politica economica priva di una vera visione di sviluppo“, dichiarano Barbara Croci e Francesca Basanieri, rispettivamente segretaria provinciale Arezzo e Responsabile Enti Locali Pd .
Approvata il 28 dicembre, la Manovra del Governo Meloni prevede tagli per oltre 30 miliardi di euro nel triennio 2025-2029, “ma a farne le spese saranno i servizi pubblici essenziali, con conseguenze che si faranno sentire soprattutto sui più fragili“.
Tagli ai Comuni e servizi a rischio
Per almeno un altro anno, le amministrazioni locali potranno contare sui fondi del PNRR, riuscendo forse a inaugurare qualche opera pubblica, “ma cosa accadrà quando questi fondi termineranno? È semplice: si fermeranno gli investimenti, con un impatto diretto sulla vita quotidiana delle persone“, insistono Croci e Basanieri, che poi spiegano:
“Senza risorse adeguate, i Comuni non potranno garantire la manutenzione di scuole e strade, interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, progetti per la sicurezza sismica e idrogeologica dei territori.
A questo si aggiunge un ulteriore peso: ai Comuni viene chiesto di contribuire alla finanza pubblica attraverso maggiori entrate fiscali e un’ulteriore riduzione del turnover dei dipendenti pubblici“.
Non finisce qui: “A partire dall’anno scolastico 2025/2026, si prevede anche una riduzione dell’organico del personale scolastico e delle Forze armate, compromettendo la qualità dei servizi dedicati ai cittadini. Chi pagherà il prezzo più alto? Anziani, bambini, ragazzi e persone con disabilità, ovvero le fasce più fragili della popolazione. Mentre i cittadini si troveranno a pagare di più per avere meno servizi, il Governo continua a favorire i grandi patrimoni, gli investimenti finanziari e chi evade le tasse, dimenticando le reali esigenze delle comunità locali“.
In questo contesto, la Regione Toscana ha deciso di intervenire direttamente per limitare i danni di questa politica economica, utilizzando risorse proprie per ridurre i tempi delle liste d’attesa in sanità, mantenere gratuiti gli asili nido per un numero sempre maggiore di famiglie, garantire assistenza ad anziani e persone con disabilità.
“Fa riflettere – concludono Croci e Basanieri – il silenzio dei Sindaci di centrodestra della provincia di Arezzo. Possibile che per loro vada tutto bene? Possibile che non abbiano nulla da dire mentre i loro Comuni vengono privati di risorse fondamentali? Il loro compito non è quello di allinearsi al Governo senza fiatare, ma di difendere le proprie comunità e garantire servizi adeguati ai cittadini. Non si può restare indifferenti di fronte a una situazione che rischia di compromettere il futuro dei nostri territori e dei nostri cittadini. È il momento di alzare la voce, di chiedere risposte concrete e di difendere, con responsabilità e coraggio, il diritto dei cittadini a servizi pubblici efficienti e di qualità“.