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lunedì | 24-02-2025

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Treni Arezzo-Sansepolcro, Chiassai: “È il momento di lavorare fattivamente per un collegamento”

Purtroppo gli amministratori che all’epoca erano al timone della Provincia di Arezzo solo oggi si ricordano di farsi portatori di novità e di esigenze che, stranamente, per 11 anni non hanno mai sollecitato ai governi che si sono succeduti nel tempo, preferendo invece lasciare il progetto a dormire nei cassetti“, si legge in una nota della Provincia.

“Il piano fu approvato dal Governo Berlusconi con il seguente oggetto: ‘Integrazione all’atto aggiuntivo del 22 gennaio 2010 alla intesa generale quadro tra Governo e Regione Toscana per il congiunto coordinamento e la realizzazione delle infrastrutture strategiche con indicazione delle principali priorità’ e fu promosso dai ministri alle Infrastrutture Altero Mattioli, all’Ambiente Stefania Prestigiacomo e ai Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, ma ad oggi nulla si è concretizzato.

Il piano del Governo Berlusconi prevedeva testualmente: ‘Connessione ferroviaria Arezzo-Sansepolcro. Ancora oggi si conferma la necessità di predisporre lo studio di fattibilità di una nuova ferrovia di circa 20 km che colleghi la stazione di Arezzo con la stazione di testata di F.C.U. a Sansepolcro. L’intervento consentirebbe di sviluppare sensibilmente le potenzialità di F.C.U., assicurando all’Umbria centro-settentrionale ed ai territori della Provincia di Arezzo collegamenti ferroviari rapidi con il sistema dell’Alta Velocità. Quest’opera si inserisce tra le esigenze del sistema ferroviario delle regioni del Centro Italia – Toscana, Umbria, Marche e Lazio -, anche in relazione agli interventi di potenziamento e velocizzazione dell’arco ferroviario Roma-Orte-Terni-Foligno-Perugia-Terontola-Firenze, ed in particolare della linea Foligno-Terontola, che permetterebbero di dare concretezza al requisito di integrazione e complementarietà delle reti ferroviarie ad Alta Velocità con quelle convenzionali, nella prospettiva di un equilibrato sviluppo di entrambe’.

La Provincia di Arezzo riporta quindi all’attenzione quel progetto, confermando l’urgenza di un collegamento ferroviario tra due territori importanti quali Arezzo e Sansepolcro. L’intervento consentirebbe il collegamento di ampi territori della Provincia di Arezzo con il sistema nazionale di Alta Velocità. Il gruppo di lavoro dei tecnici della Provincia, del Trasposto Pubblico Locale (Tpl) e della viabilità, a seguito delle direttive del consigliere delegato Marco Morbidelli, è da alcuni mesi al lavoro per aggiornare quel progetto per volontà della presidente Silvia Chiassai Martini. Presto la Provincia ne discuterà con i comuni interessati per inviarlo al Governo come proposta da finanziare con il Recovery Fund.

Un’occasione che il territorio aretino non può farsi scappare, visto che le finalità del prossimo Recovery Plan sono in linea con questa realizzazione. L’Europa non potrà che apprezzare e adesso occorre realizzare la linea. Il collegamento che esisteva tra Arezzo e Sansepolcro, che toccava molte frazioni e ha fatto la storia della mobilità fra il capoluogo provinciale e la Valtiberina, passando per Anghiari fino a congiungersi con la linea che da Città di Castello porta a Terni, non c’è più. Quella linea abbandonata per miopia e per decenni smantellata oggi sarebbe servita a collegare zone svantaggiate per i trasporti, ma di grande significato turistico e culturale. Le vie di comunicazione sono da sempre state l’elemento principale dello sviluppo e del risparmio nel movimento delle merci.

Il progetto di cui disponiamo prevede un nuovo tracciato, un collegamento ferroviario di soli 20 km che, partendo da Arezzo e in parte snodandosi in galleria, permette di raggiungere Sansepolcro in tempi brevi. Dalle consultazioni coi sindaci e coi territori sarà possibile valutare accorgimenti e variazioni migliorative. Priorità assoluta ci appare oggi inserire la richiesta nel piano nazionale del Recovery Fund. Una linea fondamentale che contribuirà ad un rilancio sia dal punto di vista dei collegamenti brevi sia come tratto di collegamento delle ramificazioni orizzontali del territorio nazionale, come per esempio fino a Rimini.

Si possono facilmente immaginare i ritorni per l’economia provinciale e aretina. Questa linea è l’anello mancante di collegamento del territorio toscano dell’Italia Centrale, che per Arezzo sarà sicuramente una grande opportunità. Da quel lontano 2010 nessuno ha tramutato in fatti quel progetto ambizioso, ma la presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini è determinata a rimetterlo in piedi, coinvolgendo la popolazione, le imprese e tutto il territorio per non perdere il treno dei fondi europei necessari a realizzare l’opera”.

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