Treni, Ceccarelli: “Ora basta. Il Governo dica di chi sono le responsabilità per i disagi agli utenti. E gli incompetenti vadano a casa”
“Che si indaghi seriamente e con tempestività sugli esposti presentati dai gestori del servizio pubblico ferroviario, perché se ci sono stati sabotaggi all’origine dei disagi, gravi e ripetuti sofferti dagli utenti dei treni regionali e nazionali, si devono individuare e punire i responsabili, anche se il deterioramento del servizio è iniziato ben prima di questi eventuali sabotaggi. Ma se non fosse così, allora sarebbe definitivamente evidente che o c’è un ministro inadeguato o ci sono manager incompetenti alla guida di Rfi e Trenitalia, o entrambe le cose. E chi dovesse risultare inadeguato o incompetente deve essere rimosso, perché è grave e inaccettabile il degrado al quale stiamo assistendo del servizio pubblico di trasporto su rotaia”.
Con queste parole, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, commenta gli eventi che hanno messo in crisi la circolazione ferroviaria in questi giorni lungo la direttissima.
“Nella mia esperienza di assessore ai trasporti – prosegue Ceccarelli – ho imparato che i problemi si risolvono quando si lavora seriamente in sinergia, con ministero e con gestori competenti. L’infrastruttura ferroviaria ha bisogno di continui investimenti, innovazione e manutenzione costante e adeguata. Io credo che mai come ora Rfi abbia avuto risorse da investire nelle infrastrutture ferroviari, visto che tutte le opere che aveva programmate sono state finanziate con risorse del Pnrr. Per la Toscana in particolare non si tratterebbe di fare niente di straordinario, perché già nel 2018 avevamo raggiunto livelli di regolarità e di efficienza che poi sono venuti meno negli anni del covid. Da allora il parco treni ha continuato il rinnovamento, grazie al contratto di servizio che avevamo firmato con Trenitalia e quindi oggi dovrebbe essere ancora più facile tornare al livello di efficienza del 2018. Per questo dico ora basta! Non possiamo più accettare questo stato delle cose. Si chiarisca rapidamente di chi sono le responsabilità e si traggano le conseguenze. I pendolari – conclude Ceccarelli – vogliono fatti e non parole”.