Turismo, su Cortona piovono critiche
In un lungo post su Facebook le Donne Democratiche della Valdichiana intervengono in merito al tema del turismo cortonese. “Quali strategie per non condannare all’oblio il nome di Cortona?” domandano.
E infine denunciano: “Ciliegina sulla torta? In 18 mesi siamo scesi dal primo al settimo posto come città accogliente. Ci duole ammetterlo “.
“Mentre Montepulciano, nostra città gemella sull’altra sponda del Canale Maestro della Chiana sta lavorando alacremente per un turismo post Covid-19, a Cortona cosa succede?
Sì, perché per chi non lo sapesse, a fine ottobre, sulle reti Mediaset, la città poliziana si è presentata al pubblico italiano con uno spot di tutto rispetto per promuovere le sue bellezze e le sue eccellenze.Il claim è inequivocabile #uncalicedibellezza. Un esempio di virtuosa collaborazione tra municipalità e aziende, quelle del Consorzio del Nobile.
Nel frattempo i poliziani non si accontentano di rimanere entro i confini nazionali e prendono al volo l’opportunità che arriva dal lancio mondiale del nuovo profumo di Dolce e Gabbana il cui spot – girato a Montepulciano – ha come protagonista il modello e influencer da ben 6milioni di followers, Mariano di Vaio.È chiaro che Montepulciano, reduce dei successi di produzioni Internazionali come Twilight e I Medici, lavora sodo per rimanere sulla cresta dell’onda e continua ad esportare il suo nome oltre le sua mura, anche in tempi difficili come questi.
E, notizia di oggi, la Cnn parla di Lucignano!
Ma perché Cortona sta diventando il pulcino Calimero dei comuni della Valdichiana?
Cerchiamo di dare una risposta? Forse i nostri amministratori non sono in grado di riannodare i fili e coltivare relazioni con interlocutori di un certo livello? Vedete, certe uscite di chiusura verso l’altro (lo straniero, il gay, certi intellettuali) non giovano: quante volte lo abbiamo suggerito!? Per ora il centrodestra cortonese percorre da solo la strada che ha voluto caparbiamente tracciare. Ma è una strada dove non si fanno gli incontri giusti.
E così di Cortona non si parla più… Ormai siamo piombati nel dimenticatoio dei media nazionali e internazionali: ricordate gli elzeviri del Corriere della Sera e di Repubblica dedicati a Cortona alle sue mostre e ai suoi festival? Ebbene, non siamo più l’ombelico del mondo ma ci siamo ridotti a guardare solo il nostro ombelico!
Che fine hanno fatto le collaborazioni con il fiorfiore dell’intelligentia italiana e straniera?
Perché nel giro di uno schiocco di dita si sono tutti defilati? Feltrinelli, Pisa… per citarne solo alcuni.
Quali strategie per non condannare all’oblio il nome di Cortona?Pubblicità? A proposito: che fine hanno fatto gli spot dell’Assessore Attesti? Qualcuno li ha visti?
Quali sinergie per fare sistema nel territorio?
Il Sindaco e la sua Giunta sono sempre sicuri del loro vincente solipsismo?Avevamo percepito – ma forse ci siamo sbagliate? – un ripensamento da parte di Meoni sull’utilità delle politiche di ambito turistico: ci può aggiornare sugli sviluppi e sul contributo del comune capofila, cioè Cortona?
Sempre convinti che la montagna cortonese sia l’asso nella manica? Qualche agenzia pubblicitaria, forse, sta studiando una campagna di marketing a Sant’Egidio?
Insomma, si cambi gioco!
Si esca dall’isolamento!
Questi soni mesi decisivi per rimettersi in moto!
La campagna vaccinale che sta per iniziare ci fa intravedere la luce in fondo al tunnel ma a Cortona per ora si vedono solo soldi buttati al vento per le lucine di Natale. 70.000€ che potevano essere spesi per cose ben più stringenti, perché qui c’è bisogno di fare sistema!
Si esca dalla Porta Bifora e si guardi l’orizzonte: ampio, luminoso e pieno di bellezza. Questa è la Valdichiana che si offre al viaggiatore nella sua interezza: paesaggio, storia, arte, eccellenze enogastronimiche. What else?
Restiamo in attesa di idee e sviluppi ricordando ai nostri amministratori che le statistiche sono oggettive e impietose e da qui dovranno passare..
La nostra analisi. Il nostro pensiero.
Donne Dem Cortona.
Ps: Ciliegina sulla torta? In 18 mesi siamo scesi dal primo al settimo posto come città accogliente. Ci duole ammetterlo (cit.)”.