Unione dei comuni del Casentino, per il centrodestra “è da riformare”
Il Centro-destra valuta i primi mesi a guida Lorenzoni dell’Unione dei comuni del Casentino: “Lorenzoni sta cercando di fare del suo meglio, ma l’unione dei comuni va riformata”.
Le segreterie provinciali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia vedono come Federico Lorenzoni stia gestendo l’Unione dei comuni del Casentino “con maggiore efficienza rispetto al passato, a dimostrazione che i problemi dei cittadini si devono affrontare e risolvere, ma non possono che osservare come rimangano i nodi irrisolti dell’Unione dei comuni.
Non si può dimenticare che questa Unione dei comuni, così come organizzata attualmente, è percepita da tanti cittadini in modo non positivo, un ente gestito in modo non efficiente e in modo non imparziale, anche distante dai cittadini e dai loro problemi. Inoltre tale Unione è priva di alcuni dei Comuni più popolosi del Casentino. Tali constatazioni fanno sorgere l’esigenza che quantomeno questa unione dei comuni vada riformata In modo tale da renderla, oltre che più efficiente, più rispondente all’effettivo peso demografico dei suoi componenti, in ogni caso ridisegnata in modo tale da dare un peso ai comuni in base alla popolazione.
L’intento solidaristico alla base del sistema attuale di governo, che si è sostanziato anche nella scelta di dare lo stesso peso a tutti i comuni, appare un errore che penalizza l’efficenza dell’Ente che, a parere del centrodestra, tiene fuori i comuni maggiori e non garantisce una efficace amministrazione dell’Unione stessa. Serve inoltre maggior chiarezza e precisione nella rendicontazione dell’Unione e un meccanismo per cui, se il presidente di “turno” non sta svolgendo efficacemente e correttamente il proprio incarico, possa anche essere avvicendato prima dello scadere del “turno” di presidenza.
L’unione dei comuni del Casentino così come è, presenta criticità che ne minano la credibilità ed efficacia, è il momento di affrontare politicamente e in modo razionale Il ripensamento complessivo dell’ente”.
Segreterie provinciali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.