Valdichiana Promozione, Basanieri: «Nessun passo indietro. Al cda la scelta, ma la mia volontà è di andare avanti»
“Faccio ombra ad Agnelli? Non pensavo che questo ruolo, ovvero il Presidente di un associazione senza scopo di lucro, la Fondazione Valdichiana, fosse un ruolo politicamente conteso ma evidentemente si vogliono mantenere schemi di potere anche in associazioni che hanno l’unico obiettivo di unire le migliori iniziative imprenditoriali della Valdichiana per creare opportunità di lavoro e sviluppo”.
È la risposta di Francesca Basanieri, presidente della Fondazione Valdichiana, all’esternazione del sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli, che ha chiesto una figura tecnica alla presidenza dell’organismo costituito a febbraio 2019.
“E’ un classico della destra; lo abbiamo visto recentemente anche nella Commissione Pari Opportunità della Provincia: anche in questo caso, nonostante non fosse mai stato un argomento di interesse del centro-destra, si voleva comunque imporre un nome di area. Agnelli non ha mai partecipato alle riunioni della Fondazione delegando sempre l’Assessore Milighetti con il quale, tra l’altro, si lavora molto bene e in maniera costruttiva. C’è tuttavia una nota positiva in questo suo commento; se ha catturato così tanto il suo interesse, vuol dire che stiamo andando nella direzione giusta e che in pochi mesi la Fondazione, appoggiata all’inizio solo da pochi, sta dando i suoi risultati e sta diventando un punto di riferimento per l’intera Valdichiana. La Fondazione, lo ricordo, è un insieme di forze del territorio dove ci sono i Comuni, ovviamente, come rappresentanti dei propri cittadini ma anche sopratutto, e in maggior numero, le forze produttive, economiche e sociali di tutta la Valdichiana Aretina e Senese insieme. Non è dunque un luogo dove ci sono “poltrone da spartire” ma solo cose da fare. L’eventuale uscita del Comune di Castiglion Fiorentino non precluderebbe, tra l’altro, in nessun modo l’ingresso e la partecipazione di aziende e cittadini di quel Comune ai lavori della Fondazione ma solo l’assenza di un intermediario e punto di riferimento istituzionale. Anche il mio ruolo (come quello del vice Presidente Benicchi, di tutto il CDA e del Comitato Scientifico) è meramente operativo e non politico, tecnico appunto, volontario e senza nessun compenso e, all’epoca, quando già avevo espresso la volontà di non ricandidarmi, decidemmo tutti insieme di scegliere il mio nome anche in questa ottica unitamente alle mie competenze professionali legate alla progettazione europea e all’innovazione. Tuttavia, non voglio in nessun modo che la questione possa essere di ostacolo al lavoro della Fondazione in un momento di estrema vivacità di idee e obiettivi; per questo motivo e per correttezza nei confronti di tutta la squadra rimetto il mio “ruolo” in mano al consiglio direttivo che deciderà per il meglio anche in base allo statuto vigente ma sia chiaro che la mia ferma volontà è quella di andare avanti in questo mio impegno civico per il bene comune combattendo come sempre le strumentalizzazioni politiche e i giochi di potere, orgogliosa di aver contribuito in maniera determinante alla nascita di questa iniziativa e di aver creduto, in tempi non sospetti, alla bontà di un progetto comune tra le due Valdichiane che hanno eccellenze e potenzialità che solo se unite possono dare i loro frutti”.