Il Partito Democratico evidenzia due novità chiave. La prima è il nuovo parere positivo di ARPAT, che consente al Comune di Bibbiena di emanare ordinanze per liberare l’area contaminata. Se la proprietà non si attiverà, il Comune potrà intervenire in danno, sbloccando così gli espropri e l’appalto dei lavori.
Il secondo punto sottolineato è il cambio di passo della Lega, che si esprime chiaramente a favore del progetto. Il PD, che da anni sostiene la variante, accoglie con favore questa convergenza e critica le resistenze ancora presenti in ambito locale, definendole prive di basi tecniche e dannose per il territorio.
La Lega Casentino, dal canto suo, ribadisce il sostegno alla variante del Corsalone, ritenendola essenziale per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale. La sezione locale del partito sottolinea l’importanza di rimuovere i resti dell’ex SACCI, un’area simbolo di degrado, e invita le amministrazioni locali a trovare un’intesa per non perdere questa opportunità.
“La Lega si dichiara dalla parte dei cittadini e favorevole a ogni deliberazione comunale che acceleri la realizzazione del progetto, rimarcando l’urgenza di intervenire su un nodo viario cruciale per la vallata”.
Il PD critica l’atteggiamento del Sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli e della sua maggioranza, che si sono opposti al progetto nonostante l’ampio consenso. Viene ricordata l’assenza del primo cittadino all’incontro pubblico con l’assessore regionale Baccelli, evento in cui si è discusso il progetto e la bonifica dell’ex SACCI. Per il PD, l’ostilità locale rischia di sprecare un finanziamento fondamentale per lo sviluppo del territorio.
Entrambi i partiti concordano sulla necessità di demolire e recuperare l’area ex SACCI. Il PD, inoltre, auspica che la proprietà possa valorizzare lo spazio attraverso risorse private o bandi pubblici, in linea con altre iniziative come il recupero dell’ospedale di Bibbiena finanziato con fondi PNRR.
Il sostegno bipartisan alla variante del Corsalone segna un passo avanti, ma il PD invita a ulteriori azioni, incluso il ricorso a manifestazioni pubbliche, per superare l’immobilismo amministrativo e dare finalmente avvio a un progetto atteso da anni.