Covid, dossier della Toscana al Governo. Giani: “Ci ascoltino”, ma Conte pensa a modello tedesco – Audio

Le immagini degli assembramenti del fine settimana in tutto il Paese hanno lasciato il segno. Durante un vertice di oltre tre ore con premier e maggioranza, gli esperti del CTS, il Comitato Tecnico Scientifico, hanno dato un parere formale sui nuovi divieti. L’ipotesi più probabile sarebbe l’Italia zona rossa sul modello della Germania della Merkel. L’altra opzione sul piatto sarebbe una zona arancione con i negozi aperti e la possibilità di muoversi, ma solo all’interno del proprio Comune. Nel frattempo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani esclude ogni possibilità di ricorso, la linea è quella del dialogo. Per il presidente “vi è una palese disparità di trattamento tra una Toscana che è quindicesima nei parametri su come il Covid è penetrato nella nostra società, mentre davanti a noi, in una situazione di maggiore problematicità, ci sono tante regioni che sono in zona gialla. Io mi rimetto a loro, decidono loro: è inutile fare azioni che poi compromettono la trasparenza e la correttezza del dialogo“. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, parlando del dossier inviato all’Iss per chiedere il passaggio della Toscana in zona gialla Covid. “C’è interlocuzione – ha detto Giani, a margine della presentazione di un nuovo drive-through a Sesto Fiorentino (Firenze) – e conseguentemente io spero che tutto questo porti ai migliori risultati nell’interesse della popolazione“. “Ritengo che nell’interesse dei toscani e della Toscana dobbiamo rapportarci portando i dati e aspettando le loro decisioni“, ha spiegato ancora. Il dato di 445 nuovi positivi Covid oggi in Toscana, ha però anche aggiunto Giani, “legittima anche una possibilità di movimento che è quella che io auspico con la zona gialla. La gran parte dei Comuni della Toscana non hanno contagi, e alcuni di questi non li hanno da giorni”, ha aggiunto. Un dato – ha sottolineato ancora Giani – che se andiamo a guardare in rapporto alla popolazione ci mette chiaramente fra le 4-5 regioni più virtuose d’Italia, è perché abbiamo lavorato molto sul tracciamento“. {audionews src=”wp-content/uploads/media/audio/news/2020/12/1607963211_d267f1b4f736f6468d44e96feb1cdd54.mp3″ cover=”” title=”Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana”} La Regione ha inviato un dossier al Ministero e al’ISS per chiedere che la posizione della Toscana venga rivalutata, ma Giani ha escluso ogni forma di ricorso, ribadendo che la linea scelta è quella del dialogo con il governo, che, come detto sopra, sta però valutando la linea dura generalizzata. A sottolineare i dati in miglioramento delle Toscana sia sul fronte epidemiologico che su quello della tenuta del sistema sanitario è l’assessore regionale Simone Bezzini {audionews src=”wp-content/uploads/media/audio/news/2020/12/1607956529_7b65b3329b50345d30a725c5acb92e51.mp3″ cover=”” title=”Simone Bezzini, Assessore alla Sanità della Regione Toscana”}

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