Culle vuote Arezzo: nuove nascite a -8%, peggior dato della storia
Ad Arezzo fra il 2021 e il 2022 – 8% di nascite. Dal 2008 al 2022 perdita secca di 1000 nuovi aretini su base annua.
Arezzo non sfugge a una tendenza nazionale e regionale che vede calare sempre più il numero dei nati. In quattordici anni i neonati aretini sono calati da 3073 nel 2008 a 2003 del 2022, quando addirittura c’è stato un calo dell’8% rispetto all’anno precedente, il 2021. Se si estende la valutazione su questo dato, il trend è decisamente ancora più preoccupante.
Analizzando Provincia per Provincia, in Toscana nascono meno figli, la popolazione progressivamente invecchia e tutto questo va fronteggiato con iniziative a 360°.
Con questi presupposti il consigliere regionale Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia) ha presentato una mozione che è stata votata all’unanimità da tutta l’assemblea ,dopo l’accoglimento di alcuni emendamenti da parte della maggioranza, tesi soprattutto a evidenziare quello che è stato fatto finora su questo delicato argomento.
“Certamente sono preoccupato per il futuro della città di Arezzo, dove vivo, e che registra nel 2022 il peggior dato sulle nascite della sua storia, ma come consigliere regionale ho il dovere di interessarmi almeno alla dimensione toscana del fenomeno e le sue implicazioni, che riguardano allo stesso modo ogni realtà locale. Credo che le strategie adeguate e la buona politica possono influenzare positivamente e contribuire ad un cambio di tendenza, garantendo sicurezza adeguata alle famiglie e ai propri figli, attivando strutture adeguate come asili, scuole, attività ricreative per i nostri figli. Questo è il ruolo strategico che ci compete e verso il quale sentiamo responsabilità – spiega il primo firmatario della mozione Gabriele Veneri-. I numeri sono impietosi e ci indicano un declino molto pronunciato, se non si inverte la tendenza. Bisogna fare molto di più, a livello istituzionale, partendo proprio dalla Regione Toscana, per arrivare in ogni realtà locale, come quella aretina”.
Nella narrativa della mozione vengono appunto citati numeri davvero negativi: “la Toscana è tra le Regioni che portano uno dei contributi più bassi alla natalità italiana. La tendenza regionale è in calo ormai dal 2008, quando toccò il valore di 9,3 nuovi nati per 1.000 abitanti. Si tratta di un andamento comune a tutto il Paese, che vede però la nostra Regione costantemente al di sotto della media nazionale;”
Secondo gli indicatori demografici pubblicati da ISTAT, aggiornati al 2022, la nostra regione si conferma tra le più anziane in Italia (età media 47,8 anni vs 46,4 in Italia) e tra quelle con la maggior presenza di popolazione con più di 65 anni di età (28,8% rispetto al 24,1% in Italia);
Le gravidanze si spostano progressivamente più avanti nel corso della vita: l’età media al parto in Toscana ha raggiunto i 32,8 anni (32,4 anni in Italia), rispetto ai 30,9 anni del 2002 (30,4 in Italia);
È in calo altresì la propensione a creare nuclei familiari stabili, poiché anche il quoziente di nuzialità è diminuito.
Nella parte propositiva, la mozione invita la Regione Toscana a continuare il percorso intrapreso con alcune iniziative come, appunto, la gratuità degli asili nido e le indicazioni operative e programmatiche su queste tematiche che sono riscontrabili del Programma di Governo Regionale 2020-2025 e nel Programma Regionale di Sviluppo 2021-2025.
L’argomento è stato affrontato in questi anni con provvedimenti, come quello degli asili gratuiti, che contribuiscono ad esempio a risolvere il problema delle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. Se le famiglie non sono dotate delle strutture adeguate, hanno difficoltà a intraprendere percorsi lavorativi e di conseguenza a mantenere posti di lavoro stabili.