Festa di Castagnatura: Eugenio Giani e Dario Nardella in visita a Raggiolo

RAGGIOLO (AR) – Il presidente della Regione Eugenio Giani e l’europarlamentare Dario Nardella in visita a Raggiolo in occasione della Festa di Castagnatura organizzata dalla Brigata di Raggiolo. L’evento dedicato alla filiera della castagna è tornato ad animare il borgo casentinese con due giornate ricche di iniziative che, oltre ad aggregare centinaia di visitatori di ogni età, sono state arricchite dalla presenza di importanti ospiti istituzionali che sono stati invitati e accolti dal sindaco di Ortignano Raggiolo Emanuele Ceccherini, insieme al sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini e al presidente della Brigata di Raggiolo Franco Franceschini. «Tracciamo un eccezionale bilancio della Festa di Castagnatura – ha spiegato Franceschini, – che è riuscita a confermarsi tra gli eventi più partecipati e più apprezzati dell’autunno casentinese. Tutto questo, grazie all’operato di decine di volontari della Brigata di Raggiolo e con l’importante collaborazione con il Comune di Ortignano Raggiolo».

La Festa di Castagnatura ha permesso di toccare con mano il mondo della castagna tra luoghi di produzione, rievocazioni e sapori, andando a condividere la storia e le storie di un prodotto che per secoli è stato alla base dell’economia e dell’alimentazione di Raggiolo. «La Festa di Castagnatura è indubbiamente uno dei fiori all’occhiello del nostro borgo – ha ribadito il sindaco Ceccherini, – e, in questa edizione, siamo felici di aver ospitato il presidente Giani per la prima “botacciata” del rinnovato molino, il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli e l’europarlamentare Nardella, andando a confermare l’attenzione istituzionale verso il nostro borgo». La prima serata dell’evento ha infatti registrato l’arrivo del presidente Giani che è stato accompagnato alla scoperta dei luoghi maggiormente identitari di Raggiolo, arrivando ad assistere alla rimessa in funzione delle macine in pietra dell’antico molino di Morino lungo il torrente Barbozzaia. Questa struttura è stata sottoposta a un lavoro di restauro con il rifacimento dell’illuminazione, la sistemazione del sistema di areazione, l’inserimento di un ritrecine di allumino fuso e l’esposizione dello storico ritrecine in legno, con un intervento finanziato con fondi del PNRR. Un altro importante momento è stato rappresentato dall’inaugurazione del Centro di Socialità all’ingresso di Raggiolo che darà il via all’esperienza di un vero e proprio punto di informazione turistica sul territorio. «La riattivazione del molino di Morino in occasione della Festa di Castagnatura – ha commentato il presidente Giani, – è un momento importante per raccontare l’identità più profonda di un borgo di rara bellezza come Raggiolo che vuol mantenere in vita e tramandare la storia della propria comunità. Congratulazioni al sindaco Ceccherini per questo intervento che va a valorizzare una delle più autentiche realtà che la civiltà rurale della Toscana può oggi orgogliosamente mostrare».

La domenica della Festa di Castagnatura ha infine vantato anche la visita dell’europarlamentare Pd Dario Nardella, già sindaco di Firenze, e del consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli. «La Festa di Castagnatura è un’antica tradizione di un paese che simboleggia la bellezza e la fragilità delle aree interne – ha affermato l’europarlamentare Pd Nardella. – Dobbiamo lottare per tutelare le tradizioni, promuovere i prodotti di qualità legati al territorio, aiutare le aree interne con investimenti su servizi e trasporti. Lo sviluppo delle aree interne e rurali è una delle strategie prioritarie a livello europeo e deve essere perseguita con azioni concrete e risorse adeguate. Di questo parleremo proprio in questi giorni a Bruxelles nel confronto con il commissario designato Hansen. La Festa di Castagnatura ha permesso di toccare con mano il mondo della castagna, con un importante coinvolgimento delle giovani generazioni, in uno dei borghi più belli d’Italia immerso nelle suggestioni dei colori autunnali, con il calore del grande ceppo acceso in piazza e con il costante sottofondo musicale dei canti della tradizione popolare».

Articoli correlati