La Toscana Diffusa è legge: dotazione iniziale di 2,3 milioni per rimuovere squilibri tra territori
Toscana Diffusa. PD: “Per Aree interne e periferiche interventi straordinari diventano strutturali”. Approvata in Consiglio regionale legge per rimuovere squilibri tra i territori regionali con una dotazione iniziale di 2,3 milioni di euro.
“Una Toscana più vicina e più coesa. È l’intento della legge con la quale la Regione punta a dare opportunità a quanti vivano in territori lontani dai centri urbani e dai loro servizi. La proposta di legge avanzata dal Presidente Giani ha trovato nell’iter in Commissione e in Aula un arricchimento grazie agli emendamenti presentati dal Partito Democratico, dando vita così a un testo maggiormente dettagliato e ancor più incisivo”. Questo il commento del presidente del Presidente del Gruppo Pd in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli all’approvazione da parte dell’assemblea legislativa della Proposta di legge n. 274 “Valorizzazione della Toscana diffusa”, finanziata per l’anno 2025 con 2,3 milioni di euro. Altre risorse arriveranno con prossime variazioni di bilancio. Nello specifico, 750mila euro per sostenere interventi per le locazioni residenziali e 750mila euro per sostenere acquisti residenziali in territori montani. Altri 500mila euro sono destinati a contributi per il mantenimento di negozi di vicinato presenti in centri non capoluogo e 300mila euro per i processi di sviluppo economico come la valorizzazione delle produzioni agroalimentari ai fini della promozione e dell’internazionalizzazione.
La “Toscana diffusa – si legge all’articolo 1 della legge – è l’insieme dei territori caratterizzati da minima densità abitativa, maggiore difficoltà di collegamento alle più evidenti conurbazioni urbane comunque di grande rilievo storico, culturale, paesistico, ambientale”.
“Questi luoghi – continua Ceccarelli – rappresentano l’identità e il cuore della Toscana e dobbiamo sostenerne lo sviluppo con la rimozione degli squilibri tra i centro e periferia. La Regione lo farà supportando gli enti locali per lo sviluppo di progetti infrastrutturali ma anche l’apertura di sportelli al cittadino per l’alfabetizzazione digitale o il trasporto a chiamata e la rigenerazione urbana, rivitalizzando immobili in disuso per farne centri polifunzionali oppure con contributi per l’acquisto di una casa o per l’apertura di un esercizio commerciale” conclude il Capogruppo Pd Ceccarelli.
“Quello di oggi – interviene il presidente della Commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani – era un obbiettivo presente nel programma di governo del presidente Giani che si traduce in un testo ampio e articolato che in Commissione è stato oggetto di importante revisione grazie al contributo di una serie di emendamenti promossi dal Partito Democratico che ha recepito molte istanze arrivate dalle categorie economiche e sociali. Un testo significativo destinato a incidere su un aspetto fondamentale che è quello della Toscana che sconta il problema della perificità. Vogliamo abbattere i divari esistenti tra chi vive lontano dai centri più popolati e chi vive in città, e al tempo stesso valorizzare identità del territorio con una serie di misure importanti già sperimentate e attraverso il consolidamento progetti pilota, ampliando la prospettiva a un più efficace e coordinato utilizzo dei fondi europei”.
“Uno sviluppo socio-economico del territorio, quello delle Aree interne – spiega il presidente della Commissione per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle Aree interne Marco Niccolai (PD), – che passa da misure straordinarie che debbono diventare strutturali per quelle zone svantaggiate a causa della loro ubicazione. Il rafforzamento della legge con il nostro contributo ha visto aumentare la platea dei territori beneficiari degli effetti della legge inserendo anche i comuni parzialmente montani, è stata inoltre inserita nel testo la possibilità, ad esempio, di erogare indennità aggiuntive per i medici di famiglia che prestino servizio in queste aree o per i medici in forza ai piccoli ospedali periferici. Ma – elenca Niccolai – anche indennità compensative per i comuni che vedano nel proprio territorio la sorgente di fonti idriche o la possibilità di dare supporto al manifatturiero e ai processi di re-industrializzazione da parte della Regione: per noi infatti questi territori non devono solo essere turismo e agricoltura. Oggi introduciamo anche delle riserve di risorse dedicate a queste aree, il 30% dei Fondi strutturali, e punteggi premiali o priorità nelle procedure valutative nella presentazione di progetti; l’introduzione di priorità per favorire investimenti in queste zone finalizzate allo smart working oggi impossibile a causa di mancanza di connettività; il sostegno dei territori toccati dai flussi turistici legati ai Cammini e la promozione della figura dell’ ‘agricoltore custode’ riconoscendo come con il suo lavoro della terra contribuisca a salvaguardare e monitorare l’ambiente”.
“Questa legge – conclude Marco Niccolai – dà organicità e sistematicità alle politiche regionali in difesa anche del più piccolo paese di montagna o di campagna o delle nostre isole del nostro arcipelago. È una innovazione nel panorama italiano che si affianca all’attività della Commissione per il sostegno delle Aree interne che presiedo, che ha il medesimo scopo. È un’innovazione nel panorama italiano perché a livello Nazionale ci sono tutta una serie di territori periferici che non vedono una normativa Nazionale di riferimento come accade per la Montagna, da oggi in Toscana la Regione ha un quadro normativo di riferimento e di intervento che può essere presa di esempio anche per tante altre Regioni, visto che il tema della diseguaglianza territoriale riguarda tutta Italia e tutta Europa.”