La Toscana investe ancora sulla mobilità ciclabile

La legge si pone importanti obiettivi strategici: innanzitutto quello di intensificare e coordinare la realizzazione di percorsi ciclabili urbani ed extraurbani che si dovranno integrare con la viabilità esistente, con le linee del trasporto pubblico, secondo i bisogni e le principali linee di mobilità delle persone, per una pianificazione coordinata delle iniziative tendenti all’utilizzo della bici come mezzo di collegamento fra casa e lavoro.

La Toscana si doterà di un apposito piano regionale e la mobilità ciclistica diventerà anche un elemento essenziale della pianificazione urbanistica dei Comuni. Sempre nell’ottica della pianificazione e del coordinamento viene introdotta la figura innovativa del “mobility manager” regionale che avrà il compito di promuovere e coordinare le politiche regionali e l’azione degli stakeholder locali.

Sarà favorita la realizzazione di ciclostazioni, aree a priorità ciclabile, parcheggi e di box per le biciclette, principalmente nei pressi dei luoghi pubblici di maggiore interesse, nonché la promozione delle attività e dei servizi di condivisione delle biciclette (bike sharing). Infine un impegno concreto per la manutenzione delle vie ciclabili d’interesse regionale che la Regione potrà cofinanziare fino al novanta per cento.

Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd, primo firmatario della legge e promotore anche della legge che nel 2012 regolò per la prima volta la mobilità ciclabile, spiega: «La Toscana è stata tra le prime Regioni in Italia a regolare la mobilità ciclistica e lo sviluppo di infrastrutture ciclabili prevedendo anche una quota proporzionale di investimenti annui, rispetto al totale di quelli sulla mobilità. Già da molti anni la Regione sta investendo nella creazione di percorsi ciclabili urbani e di grandi infrastrutture del turismo come la Ciclovia dell’Arno. Con questa legge rafforziamo questo della Regione nel promuovere la mobilità sostenibile, sia per le esigenze quotidiane che per le attività turistiche, rendendolo organico alle altre politiche infrastrutturali e della mobilità».

«La legge interviene ad aggiornare e integrare la legge regionale n. 27/2012 e aggiunge oltre un milione di euro per la su attuazione nel triennio 2022 – 2024 – spiega Lucia De Robertis, presidente della Commissione Ambiente e Territorio – Modifiche opportune sia per l’adeguamento alle nuove disposizioni nazionali sia in relazione all’esperienza maturata in questi anni di applicazione. La vecchia legge ha avuto il merito di costruire un sistema ordinato di regole per lo sviluppo, nel territorio, di una rete di percorsi ciclabili importante per la diffusione della mobilità sostenibile e anche per finalità di valorizzazione turistica dei territori interessati. Con la nuova legge interveniamo sulle norme per il governo del territorio, disponendo che nei contenuti del piano strutturale siano previsti anche obiettivi relativi ad infrastrutture e servizi finalizzati a promuovere la mobilità sostenibile, ed in particolare la mobilità ciclistica».

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