“Nidi Gratis”, in Toscana accolte oltre 14mila domande, di cui 1.325 in provincia di Arezzo. Superata la quota dello scorso anno
Sono complessivamente 14229 le domande accolte per la seconda annualità di Nidi Gratis. Il dato emerge dopo la conclusione delle procedure connesse alla riapertura nell’ottobre scorso del bando rivolto alla famiglie per far accedere gratuitamente le proprie figli e i propri figli, con età fino a tre anni, ai servizi per l’infanzia nell’anno educativo 2024/2025.
Nel dettaglio, le domande accolte nell’ambito del bando pubblicato nell’estate scorsa sono state 12956, a cui si aggiungono quelle ammesse dopo la riapertura del bando, ovvero 1.273.
Riguardo alla distribuzione territoriale, in testa c’è la Città Metropolitana di Firenze con 4.548 domande accolte, seguono le Province di Pisa con 1.845 e Prato 1.476. Sopra quota mille le Province di Arezzo (1.325), Pistoia (1.262), Siena (1.149). Poi ci sono le Province di Lucca (993), Livorno (939), Grosseto (543), Massa Carrara (149).
“Nel complesso circa due mila domande in più rispetto a quelle ammesse dodici mesi prima in occasione del lancio della misura”, spiega soddisfatto il presidente Eugenio Giani che coglie l’occasione per ribadire “l’importanza di un intervento fortemente voluto da questa giunta, che ha deciso di caratterizzare l’attuale mandato con una scelta politica netta a favore dell’educazione dei più piccoli”.
“Come abbiamo sancito nel Manifesto presentato al termine degli Stati generali dell’infanzia che abbiamo riunito a Firenze nel novembre scorso i servizi educativi in Toscana e nel resto del Paese devono essere improntati attorno a tre principi: universalismo, qualità, gratuità”, conclude Giani, ricordando che “in futuro la platea di beneficiari si allargherà ulteriormente dopo la decisione di innalzare dal prossimo anno educativo il reddito massimo Isee per l’accesso alla misura da 35mila a 40mila euro”.
“Siamo convinti che l’accesso al nido e servizi educativi debba essere un diritto per tutte le bambine e per tutti i bambini e non un privilegio per chi nasce in una famiglia che può permetterselo”, sottolinea l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini.
“La Regione Toscana – aggiunge – riconosce il valore educativo e pedagogico del nido, come strumento per contrastare e prevenire povertà e disuguaglianze educative, dispersione e abbandono scolastico successivi. In Toscana da anni siamo impegnati nel garantire servizi educativi di qualità, nel favorire la creazione ed il consolidamento del sistema integrato 0-6 ben prima che gli indirizzi nazionali indicassero questa strada, siamo stati apripista a partire dalla formazione congiunta di educatrici ed educatori dei nidi e insegnanti delle scuole d’infanzia che finanziamo attraverso i nostri Progetti Educativi Zonali”.
“Il bando Nidi Gratis, che si è aggiunto al bando Nidi di qualità – osserva Nardini – ci ha consentito di raggiungere risultati importanti: oggi quasi una bambina o un bambino su due sotto i 3 anni in Toscana va al nido, abbiamo ampiamente superato i target di Lisbona, in quattro anni è migliorata di ben sette punti la percentuale di frequenza ai servizi educativi. Sono progressi rilevanti, numeri molto più alti della media nazionale, ma non ci fermiamo, non ci accontentiamo, vogliamo continuare ad impegnarci affinché il nido da servizio a domanda individuale passi ad essere un diritto universale e rispetto a questo ci auguriamo che presto ci sia un’attenzione maggiore anche da parte del Governo nazionale”.