Peste suina africana, Ceccarelli: “Necessaria la massima vigilanza”
«Nonostante la malattia non sia trasmissibile all’uomo e che le carni suine commercio sono sicure per i consumatori, in Toscana gli allevamenti di suini sono prevalentemente a carattere familiare e di ridotte dimensioni e per questo è ancor più necessario vigilare».
Da tempo la Regione Toscana sta monitorando l’evoluzione della PSA, tanto che nell’agosto scorso, su iniziativa dell’assessorato al diritto alla salute, è partito un percorso di approfondimento sulla sorveglianza e la prevenzione della diffusione di PSA con le forze dell’ordine, il direttore generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, i direttori della sanità animale delle Asl e i responsabili dei settori regionali competenti.
«Solo gestendo con prudenza la criticità – spiega Ceccarelli – potremo scongiurare il passaggio dell’epidemia dalla fauna selvatica agli allevamenti tutelando il made in Italy, da sempre sinonimo di eccellenza e garanzia sanitaria. Pertanto con la nostra mozione chiediamo alla Giunta di attivarsi nei confronti del Governo, affinché vengano poste in essere, a livello nazionale, tutte le azioni necessarie di prevenzione e controllo della Peste Suina Africana, al fine di proteggere il settore agro-alimentare e zootecnico dei territori limitrofi a quelli del Piemonte e della Liguria, tra i quali la Toscana. Chiediamo inoltre di monitorare ed implementare continuamente le misure di sorveglianza e prevenzione relative alla diffusione della PSA mediante il pieno coinvolgimento della task forze sulla peste suina africana, costituita l’anno scorso dalla Regione».