Primo maggio, il lavoro e la sicurezza sul lavoro al centro dei valori della Regione Toscana

 Festeggiare le lavoratrici e i lavoratori oggi è ancora più importante che nel passato, ricorda il presidente della Regione Toscana. La sicurezza è fondamentale e ciò apre una riflessione profonda sul mondo del lavoro. Occorre non abbassare la guardia e fare in modo che i dettami della Costituzione, che nei principi fondamentali dedica ben due articoli alle questioni del lavoro, siano pienamente attuati. Il lavoro deve essere la fonte della realizzazione personale dell’essere umano e più in generale l’elemento fondante della società italiana. 

Nel diritto al lavoro, sottolinea il presidente della Regione Toscana, vi è la realizzazione personale ma anche la garanzia che il diritto al lavoro significhi sicurezza. Abbiamo recentemente redatto, a Bagno a Ripoli, un decalogo: la Carta della formazione sulla sicurezza sul lavoro che non è un documento formale ma l’impegno concreto di tutti a proteggere i diritti e il benessere dei lavoratori.

A livello internazionale il lavoro, prosegue il presidente della Regione Toscana, viene celebrato il 1° maggio con una giornata universale che celebra le donne e gli uomini che lavorano, l’impegno dei movimenti sindacali e gli obiettivi sociali ed economici dei lavoratori. E’ significativo, in questa data, celebrare i nuovi maestri del lavoro, vanto ed orgoglio della Toscana. Questa è la posizione che il presidente della Regione Toscana ha espresso intervenendo a Palazzo Vecchio alla consegna delle stelle al merito per 75 nuovi maestri del lavoro toscani.

A consegnare le onorificenze, conferite dal Presidente della Repubblica ai lavoratori che si sono distinti nelle attività professionali svolte in ambito aziendale, sono stati tra gli altri, assieme al presidente della Regione, i prefetti dei capoluoghi di provincia toscani ed i sindaci dei territori di residenza di coloro che sono stati insigniti delle stelle al merito.

Nota.  Il comunicato è stato redatto in forma impersonale in ottemperanza alla disposizioni sulla par condicio scattate con l’indizione dei comizi elettorali per le elezioni europee ed amministrative dell’8 e 9 giugno 2024.

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