Arezzo, il presidente Giani in visita alle Unità di Medicina Nucleare, Radioterapia e Radiologia
Nuove gamma camere per la Medicina nucleare del San Donato, due acceleratori lineari per la Radioterapia e due Tac di nuova generazione per la Radiologia. I dispositivi sono stati acquistati con fondi Pnrr – Next generation EU. Nella sua visita all’ospedale San Donato di Arezzo il presidente della Regione Eugenio Giani ha fatto tappa nelle tre unità operative di Medicina Nucleare (direttore dr. Alfonso Baldoncini), Radioterapia (direttrice dr.ssa Simona Borghesi) e Radiologia (direttore dr. Duccio Venezia) dove recentemente sono stati installati i dispositivi acquistati con i fondi Pnrr – Next Generation EU.
Medicina Nucleare
Sono due le nuove gamma-camere, di cui una ibrida, installate nella Unità operativa di medicina nucleare dell’ospedale di Arezzo grazie ai fondi Pnrr che hanno permesso di sostituire le vecchie apparecchiature, ormai obsolete, della Medicina nucleare tradizionale. La nuova Spect-Tc è una gamma camera ibrida, acquistata grazie a Fondi Pnrr – Next Generation EU, che permette di eseguire esami più accurati e realizzare immagini tridimensionali per indagini di carattere prevalentemente oncologico, neurologico, cardiologico e nefrologico ottenendo immagini degli organi indagati. La Spect/Tc permette di indagare le alterazioni fisiopatologiche e morfologiche, grazie alla Tac ad essa abbinata, fornendo un quadro diagnostico più completo. Si tratta di dispositivi che permettono di effettuare esami più accurati fornendo maggiori e più precise informazioni nei casi clinici più complessi, grazie alle quali il medico è in grado di formulare una diagnosi più dettagliata. L’installazione delle due gamma camere ha richiesto lavori di ristrutturazione e di adeguamento dei locali che ospitano la struttura operativa del dr. Alfonso Baldoncini, al piano terra del San Donato. Il costo complessivo dei due dispositivi è di oltre un milione di euro (fondi Pnrr) ai quali va aggiunto 1 milione e 349 mila euro (fondi aziendali) per i lavori di ristrutturazione dei locali che hanno richiesto l’installazione di pannelli in piombo per proteggere pazienti e operatori dalle radiazioni ionizzanti.
All’ospedale di Arezzo la U.O. di Medicina Nucleare tradizionale è nata trent’anni fa, fra il 1994 e il 1995. Ogni anno ad Arezzo si effettuano complessivamente circa 9000 prestazioni totali di cui:
2500 PET/TC
1500 Esami Scintigrafici
600 Visite
4000 MOC
500 Prestazioni varie (Terapie, Ecografie, Agoaspirati)
Radioterapia
Sono due gli acceleratori lineari acquistati con fondi Pnrr – Next Generation EU e installati nella UOC di Radioterapia del San Donato di Arezzo. I due dispositivi consentono la somministrazione di terapie antitumorali in modo ancora più preciso ed efficace rispetto alle strumentazioni precedenti.
Il primo acceleratore è entrato in funzione ad aprile 2024 e il secondo ad ottobre 2024.
I due nuovi acceleratori lineari, attualmente installati,garantiscono un livello tecnologico elevato e ottimizzano il trattamento radioterapico, implementando la sicurezza per il paziente.
Ad affiancare l’acceleratore lineare c’è un dispositivo per il monitoraggio non invasivo, continuo e submillimetrico del posizionamento del paziente e delle lesioni oncologiche durante il trattamento radioterapico.
L’utilizzo del sistema di Surface IGRT (Surface Image Guided Radiation Therapy) consente di monitorare con alta precisione la lesione tumorale, in particolare quelle localizzate in organi mobili che risentono del movimento dovuto al respiro in caso di neoplasie polmonari, epatiche, surrenaliche, pancreatiche, minimizzando l’irradiazione dei tessuti sani con riduzione degli effetti collaterali della radioterapia sia a breve che a lungo termine. Questo sistema consente infatti di effettuare trattamenti sincronizzati con la respirazione e controllare l’erogazione del fascio di radiazioni che viene emesso solo nella fase respiratoria corretta.
Il paziente collabora al trattamento radioterapico attraverso pannelli luminosi installati nel bunker, che modificando il colore, indicano al paziente se respira in modo corretto. Questo sistema è particolarmente utile nei trattamenti anche del tumore della mammella, permettendo di ridurre ulteriormente il rischio cardiaco.
Inoltre i due acceleratori dispongono di fasci Flattening Filter Free (FFF), che consentono di rilasciare la dose terapeutica in tempi brevissimi, utile nella radioterapia stereotassica delle metastasi cerebrali e non solo, caratterizzata dalla somministrazione di dosi ad alta intensità in un numero limitato di frazioni, permettendo così di ridurre significativamente il numero complessivo di sedute di trattamento da realizzarsi, generalmente, nell’arco di una o poche sedute anziché protrarsi per diverse settimane, e di conseguenza con un impatto favorevole sulla qualità della vita.
Con l’installazione dei due nuovi dispositivi è cambiato anche l’aspetto estetico nell’ottica di una umanizzazione dei locali riservati alla radioterapia in modo da renderli accoglienti e confortevoli.
L’ingresso al primo bunker è decorato con fiori colorati mentre sul soffitto della sala nella quale è installato l’acceleratore lineare si apre un cielo con sole e nuvole bianche riprodotto con la stessa intensità della luce naturale. Il paesaggio marino, invece, è stato scelto per il bunker del secondo acceleratore lineare.
Installazione e lavori sono costati complessivamente oltre 4 milioni di euro.
Nella UOC di Radioterapia vengono effettuate annualmente oltre 20000 prestazioni, fra cui vi sono
800 prime visite, 6000 visite di controllo e, grazie ai nuovi acceleratori lineari, dall’aprile 2024 ad oggi sono stati effettuate circa 6350 sedute di radioterapia, caratterizzate da un aumento della complessità dei trattamenti (con un incremento dell’11% dei trattamenti ad elevata precisione). Sono state inoltre eseguite circa 550 sedute di radioterapia con il nuovo sistema ad elevata tecnologia consente di effettuare trattamenti sincronizzati con il respiro.
Radiologia
Due Tac identiche acquistate con i fondi Pnrr e destinate all’UOC di Radiologia del San Donato, capaci di garantire prestazioni elevate e una diagnosi più accurata. Si tratta di due dispositivi all’avanguardia e di ultima generazione che sono andati a sostituire le macchine più obsolete.
Le due nuove Tac, rispetto ai modelli precedenti, hanno una velocità più elevata con tempi di esposizione più ridotti che garantiscono un minore impatto di radiazioni ionizzanti. Inoltre sono strumentazioni che grazie al supporto dell’intelligenza artificiale sono in grado di produrre immagini ad altissima risoluzione.
L’investimento per l’acquisto dellle due macchine e i lavori di adeguamento della struttura nella quale sono state installate è stato complessivamente di circa un milione di euro.
La UOC Radiologia del San Donato diretta dal dottor Duccio Venezia, insieme all’equipe della UOSD NeuroRadiologia diretta dalla dottoressa Irene Grazzini e all’equipe della UOSD Radiologia Interventistica diretta dal dottor Pasquale Petruzzi, sta lavorando su entrambe le nuove macchine Tac. L’obiettivo è di produrre una media di 400 esami per esterni/oncologici al mese per ogni macchina e un numero maggiore rispetto al passato di esami diagnostico-terapeutici di Radiologia Interventistica.
Nel 2024 sono stati 27000 gli esami TC eseguiti nelle due Tac, in aumento rispetto al 2023 quando si effettuarono 26000 prestazioni. Il servizio è stato garantito anche durante la chiusura delle Tac, necessaria alla loro sostituzione, grazie a tutta l’equipe della Radiologia che ha avuto l’opportunità di sfruttare progetti di attività aggiuntiva diurna e soprattutto notturna.