Disabilità: tra innovazione e problemi irrisolti

Koinè incontra le istituzioni, le associazioni e i sindacati per discutere insieme il suo bilancio sociale. Dopo il convegno del 9 settembre nella fattoria di Ramarella, ecco il secondo appuntamento, sabato 14 ottobre nei locali del Cas di Tortaia ad Arezzo: il focus sarà sulla disabilità e oltre ai dirigenti e ai coordinatori di Koinè (Elena Gatteschi, Grazia Faltoni, Paolo Peruzzi, Stefano Frasi, Ivana Lupetti e Stefania Battaglini), interverranno rappresentanti di Asl Tse, Comuni e associazioni di volontariato

“Nel nostro territorio, nel corso degli ultimi dieci anni, si sono prodotte alcune importanti innovazioni nel campo dei servizi alle persone con disabilità – ricorda il Presidente di Koinè, Paolo Peruzzi. Penso, in particolare, ai percorsi per la vita indipendente, i “dopo e durante noi”, alcuni servizi residenziali a forte contenuto relazionale basati sulla piccola dimensione e il servizio ai territori, l’avvio di processi di de-istituzionalizzazione”.

Tra gli altri una struttura nel comune di Bibbiena basata sulla formula innovativa del Trust. Sono poi nate associazioni di famiglie che si battono perché i diritti delle persone con disabilità vengano rispettati e perché siano correttamente applicate le leggi dello Stato e della Regione.

Peruzzi ricorda come alle esperienze positive, si contrappongano ancora elementi di criticità.

“La mancata applicazione della normativa sui LEA (vecchia di ormai 6 anni), il mancato completamento dei percorsi per l’integrazione socio sanitaria, la lentezza nella applicazione del Piano Biennale per i diritti delle persone con disabilità”.

Secondo il Presidente di Koinè

“appare evidente che, sia pure con tutte le difficoltà del caso, la strada da percorrere non può che essere quella della responsabilizzazione e del coinvolgimento attivo delle comunità locali e delle organizzazioni sociali di territorio. La  teoria dei beni comuni, proposta da Tullio Seppilli, va ripresa e attuata, dando luogo alla costruzione di veri e propri patti sociali di cittadinanza per affrontare meglio le problematiche delle risposte ai diritti delle persone con disabilità. In questa direzione, Regione e Asl Tse hanno compiuto un primo passo molto importante, decidendo di basare l’affidamento della gestione di alcuni importanti servizi locali sui criteri della “amministrazione condivisa” e sul principio di collaborazione invece che su quelli – come si è visto fallimentari – della competizione e delle logiche mercatiste”.

Koinè evidenzia le priorità:

“Potenziare i servizi domiciliari , migliorare l’integrazione socio sanitaria, creare nuovi centri diurni e nuovi contesti abilitanti, prevenire la istituzionalizzazione e promuovere de istituzionalizzazione,   investendo risorse nel territorio, recando un punto di vista terzo anche per rispondere ai sempre più evidenti bisogni sociali di cambiamento”. 

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