Intelligenza Artificiale e Oftalmologia: un passo avanti per la salute oculare e l’equità sociale

L’Intelligenza Artificiale (AI) sta rivoluzionando l’ambito medico e, in particolare, l’oftalmologia, come evidenziato durante il 19esimo Forum Risk Management di Arezzo. Gli oculisti dell’AIMO (Associazione Italiana Medici Oculisti) hanno presentato la proposta di un Manifesto per l’Intelligenza Artificiale in Oftalmologia, sottolineando come questa tecnologia possa migliorare significativamente lo screening della retinopatia diabetica, una delle complicanze più gravi del diabete, spesso causa di cecità.

Un nuovo approccio allo screening
Grazie agli algoritmi di AI, è possibile aumentare l’adesione ai programmi di screening per la retinopatia diabetica, superando le barriere economiche e geografiche che ostacolano l’accesso alle cure. “L’AI può promuovere l’equità e il superamento delle disuguaglianze, ampliando la platea di partecipanti, inclusi i meno abbienti,” ha dichiarato il dottor Alberto Piatti, consigliere AIMO e responsabile di Oculistica Territoriale dell’ASL To5.

La retinopatia diabetica, che colpisce il 30% dei pazienti diabetici, si manifesta spesso senza sintomi visivi nelle fasi iniziali, rendendo fondamentale la diagnosi precoce per evitare complicanze gravi. In Italia, con circa 3,5 milioni di diabetici, si stima che oltre 1 milione di persone potrebbero sviluppare complicanze retiniche.

Il supporto dell’AI nello screening
Attualmente, lo screening viene condotto principalmente con retinografi digitali non midriatici e metodiche di telemedicina, ma i volumi di refertazione sono elevati per i medici oculisti. L’uso di algoritmi di AI per la refertazione potrebbe risolvere questo problema, garantendo rapidità e precisione. Alcuni studi hanno dimostrato che l’AI raggiunge una sensibilità del 100% nell’individuare le forme di retinopatia da sottoporre a controllo specialistico, con una specificità fino al 92%, evitando inutili segnalazioni.

Negli Stati Uniti, l’FDA (Food and Drug Administration) ha già approvato l’uso di AI autonoma per la refertazione, con risultati significativi. Uno studio della John Hopkins University ha rilevato che nei centri in cui lo screening era gestito dall’AI, l’aderenza dei pazienti diabetici aumentava di 7,6 punti percentuali, soprattutto nelle comunità meno abbienti.

I dati italiani e il potenziale dell’AI
In Italia, la percentuale di screening per la retinopatia diabetica è ancora bassa, attestandosi al 27% (Annali Associazione Medici Diabetologi, 2023). Tuttavia, in realtà come l’ASL To5, dove i programmi di screening sono attivi da vent’anni, si è raggiunto il 36%, con la prospettiva di ulteriori miglioramenti grazie all’introduzione dell’AI.

L’AI rappresenta uno strumento indispensabile per realizzare programmi di screening massivi, garantendo diagnosi precoci e riducendo i costi delle terapie avanzate,” ha aggiunto Piatti. “Questo approccio può portare a risultati di salute migliori per tutti, affrontando le principali barriere di accesso.”

La rivoluzione digitale in oftalmologia
Il tema della Telemedicina e dell’Intelligenza Artificiale è stato approfondito anche in una tavola rotonda congiunta tra AIMO e GOAL (Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi). Secondo il dottor Danilo Renato Mazzacane, segretario generale di GOAL, queste tecnologie possono aiutare a diagnosticare precocemente patologie croniche come il glaucoma e le vasculopatie retiniche, migliorando la qualità delle cure. “Il cammino è già iniziato, ma è fondamentale coinvolgere esperti di ingegneria clinica e promuovere una corretta divulgazione per sfruttare al meglio queste innovazioni.”

Un manifesto per il futuro
La proposta di un manifesto sull’uso responsabile dell’AI in oftalmologia mira a delineare le migliori pratiche per l’integrazione di queste tecnologie, garantendo sicurezza, efficacia e rispetto per il paziente. Come sottolineato da Mazzacane, “l’obiettivo è costruire un’alleanza tra medico e paziente, sfruttando la tecnologia per offrire cure migliori senza perdere di vista l’aspetto umano.”

Con il prossimo congresso AIMO previsto dal 6 all’8 novembre 2025 presso La Nuvola a Roma, il tema dell’AI in oftalmologia continuerà a essere al centro del dibattito, aprendo nuove prospettive per una sanità più equa e tecnologicamente avanzata.

Articoli correlati