Locatelli: “Dal Governo attenzione ai più fragili”. Tanti: “Arezzo si candida a sede tavolo politiche socio sanitarie”
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Presente al Forum il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli. La lettera del Ministro Orazio Schillaci. Eugenio Giani (presidente Regione Toscana): “Intervenire sulla carenza di personale”.
Arezzo – E’ iniziato questa mattina il 17° Forum Risk Management dal titolo “La sanità di oggi e domani. Equità di accesso, prossimità, sostenibilità dei servizi sanitari e sociali”. Il Forum che si svolgerà ad Arezzo dal 22 al 25 novembre è il principale evento sui temi della sanità e della salute in Italia.
“L’appello che intendiamo lanciare da questo Forum alle istituzioni – ha sottolineato il presidente del comitato scientifico Vasco Giannotti – è che ascoltino la voce degli operatori della sanità. Siamo in un momento di transizione, essenziale per il futuro del Ssn. Una transizione che senza il contributo di quanti lavorano nella sanità e sul territorio non sarà possibile affrontare”.
Sono tante le sfide da affrontare, ricorda Giannotti, a partire da quelle che le tecnologie pongono per ridisegnare il percorso dall’ospedale al territorio:
“Non sarà facile alfabetizzare tutti, quindi non solo i professionisti della sanità ma anche i cittadini, ma lo dobbiamo fare per garantire la prossimità dei servizi sanitari e sociali”,
ha aggiunto Giannotti.
Equità e sostenibilità sono il fil rouge di questi giorni, ha aggiunto Enrico Desideri, Presidente Fondazione Innovazione e Sicurezza in Sanità che ha ricordato le grandi criticità del sistema alle quali dare risposte. Prima tra tutte la carenza di personale, poi l’invecchiamento della popolazione e quindi le fragilità connesse e, infine, quella della resistenza al cambiamento: “Se non teniamo conto di questo rischiamo di fallire, bisogna aver ben chiaro cosa si deve fare a come farlo”.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è intervenuto sul tema della carenza di personale sanitario.
“Ho vissuto da Presidente il fenomeno della liste per assunzioni che si esaurivano, cosa che non mi è capitata in nessuna altra disciplina. Abbiamo bisogno di offrire più possibilità di formarsi. Oggi è assurdo il numero chiuso”.
Il presidente Giani ha parlato anche di Pnrr e quindi degli interventi per la sanità di territorio.
“Si tratta perlopiù di interventi di riqualificazione manutenzione, allargamento, oltre che a tante nuove strutture. Lo stato – ha sottolineato Giani – deve però anche fornirci le risorse di spesa corrente per assumere e riempire di contenuto questi ambienti”.
Tra gli ospiti della prima giornata anche il direttore generale di Agenas Domenico Mantoan:
“Credo di poter affermare che il problema principale sia la carenza assoluta e relativa dei professionisti”, ha spiegato Mantoan. “Sento ancora dire che in Italia ci sono troppi medici. No, non è più così, stiamo dietro alle nazioni europee più importanti e abbiamo la popolazione medica più anziana. Perché un medico possa essere assunto dal SSN passano 12 anni. Non solo siamo senza medici, ma anche senza infermieri. In quest’ultimo caso abbiamo un rapporto cittadini-infermieri, tra i più bassi d’Europa. La Germania – ha sottolineato Mantoan – ha il doppio dei nostri infermieri, questo anche a causa di modelli organizzativi diversi. Se vogliamo un modello organizzativo moderno dobbiamo fare in modo che ci sia integrazione tra le figure professionali e che questo sia fatto in armonia”.
Il neo ministro della Salute Orazio Schillaci, ha mandato una lettera di augurio di buon lavoro ai partecipanti del Forum.
“Un sistema sanitario “due punto zero” oggi non è più uno slogan ma un obiettivo concreto e raggiungibile attraverso i progetti su cui intendiamo accelerare, a partire dallo sviluppo del Fascicolo sanitario elettronico, per una sanità sempre più interoperabile, in rete, omogenea, affinché i cittadini siano davvero “portatori” del diritto alla salute e a tutti sia garantita la stessa qualità delle cure, in ogni luogo, in ogni Asl, in ogni provincia d’Italia”,
ha scritto il ministro Schillaci.
“Progettare il cambiamento, però, è possibile soltanto insieme ai principali attori del nostro sistema salute: le aziende sanitarie, gli ospedali, gli Irccs, le strutture territoriali, insieme al mondo delle Professioni, verso il quale mi sono impegnato a rivolgere la massima attenzione. I nostri medici, infermieri, farmacisti, insieme a tutti gli altri professionisti e operatori sanitari e sociosanitari, sono il cuore della nostra sanità. La valorizzazione delle professionalità – scrive il Ministro – è un’esigenza non più rinviabile e un’opportunità che non possiamo permetterci di mancare per offrire la migliore presa in carico dei bisogni sanitari dei cittadini”.
Tra gli ospiti della prima giornata, la Ministra per la disabilità Alessandra Locatelli, Silvio Brusaferro presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la Vice Sindaco del Comune di Arezzo Lucia Tanti.
“C’è stato un grande lavoro di attenzione per le persone più fragili, in difficoltà e le famiglie. Siamo in un momento socioeconomico molto difficile, dove la maggior parte delle risorse, soprattutto quelle dello scostamento, sono state utilizzate per il caro bollette, per contenere i costi. Sempre rivolgendoci verso le famiglie più in difficoltà.Lo considero un ottimo punto di partenza, un ottimo lavoro in un momento difficile, per il prossimo anno e da qua ripartiamo con tavoli e riflessioni per migliorare ancora di più”.
Lucia Tanti: “Arezzo disponibile per diventare la sede del gruppo interministeriale per le politiche di integrazione socio sanitaria. Dal Ministro Locatelli parole lungimiranti che danno forza al lavoro dei comuni”.
“Arezzo è disponibile a diventare la sede del tavolo interministeriale per le politiche di integrazione socio sanitarie. La nostra è una candidatura di disponibilità nella certezza che ciò che conta sarà mettere al centro del dibattito e delle azioni politiche l’integrazione tra politiche sociali e politiche sanitarie valorizzando le esperienze territoriali e municipali. Ci sono ormai quattro elementi centrali: la famiglia come soggetto protagonista di tutte le politiche di cura; le risposte per la terza età oggi sul punto di diventare una emergenza nazionale; il tema delle autonomie e delle politiche del lavoro per le persone con disabilità; il governo delle politiche sociosanitarie da condividere in termini paritari tra regioni e comuni. Arezzo, grazie al Forum Risk e alla intuizione di inventarsi, primi in Italia, gli Stati Generali della sanità cittadina ha tutte le carte in regola per diventare sede di questo indispensabile gruppo di lavoro interministeriale. Un ruolo importante lo potrà giocare anche la Fondazione Arezzo Comunità, prima Fondazione in Italia che mette al centro il welfare generativo e le relazioni tra pubblico e privato per i servizi alla persona”.
Il Forum Risk Management
“è un momento importante per fare il punto e per condividere le buone pratiche e le esperienze presenti in tutte le nostre regioni, – ha dichiarato Silvio Brusaferro presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – nel nostro Paese, che riguardano vari aspetti: dal controllo delle malattie infettive, che conosciamo molto bene per questi due anni di pandemia ma anche il tema dell’antimicrobico-resistenza, così come temi sempre più presenti nella nostra agenda per la prevenzione che sono quelli legati al benessere ambientale e al benessere animale uniti al benessere umano, quindi il concetto One Health, e allo stesso tempo il tema del cambiamento climatico”.
“Si tratta perlopiù di interventi di riqualificazione manutenzione, allargamento, oltre che a tante nuove strutture. Lo stato – ha sottolineato Giani – deve però anche fornirci le risorse di spese correnti per assumere e riempire di contenuto questi ambienti”.{rwgallery}