Odontoiatria Speciale: visite al San Donato su richiesta del medico di base e con prenotazione al Cup

In questo periodo di emergenza COVID, nonostante l’odontoiatria sia una branca specialistica classificata in fascia alto rischio, tutti i centri non hanno mai fermato le attività. Negli ambulatori distrettuali sono state eseguite esclusivamente prestazioni in urgenza dopo triage con check -point all’ingresso, limitatamente a pazienti non a rischio o medicalmente compromessi. Nella Sud Est sono due i centri operativi per Odontoiatria Speciale, all’Ospedale San Donato di Arezzo e all’Ospedale Misericordia di Grosseto. Qui sono stati trattanti pazienti in una condizione di “vulnerabilità” sia sociale che sanitaria ma anche “non collaboranti”. In tutto nei mesi di lokdown sono stati trattati 150 pazienti (64 ad Arezzo e 86 a Grosseto). Per “vulnerabilità sanitaria” si intendono i pazienti oncologici, pazienti in attesa di trapianto, pazienti cardiopatici, pazienti poli-allergici e pazienti scarsamente collaboranti, e disabili intellettivi e dello spettro autistico.
Ad oggi l’Odontoiatria Speciale prosegue, anche ampliando il numero dei pazienti, gradualmente, con le modalità previste dal DPCM e Disposizioni Regione Toscana ovvero un paziente l’ora. Per accedere al servizio basta che il medico curante faccia la richiesta per cure presso ambulatorio odontoiatrico di riferimento e il paziente prenda appuntamento tramite CUP.
Possono accedere ai servizi dell’ambulatorio odontoiatrico ospedaliero tutti quei pazienti che hanno “particolari esigenze”, previa richiesta del loro medico curante che attesti la necessità di effettuare le cure in ambiente protetto. Gli interventi sono effettuati da équipe di medici specializzati anche sotto il profilo psicologico, in grado di andare incontro ai bisogni di questi “pazienti speciali”. Per tutti questi ultimi l’esenzione è completa, compresa l’erogazione dei manufatti protesici, indipendentemente dal reddito.