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martedì | 04-03-2025

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Pubblica assistenza, è allarme rosso. Ferrini: “Da alcuni attenzione tardiva”

I recenti interventi istituzionali, riguardanti le difficoltà nelle quali operano le associazioni del terzo settore, impegnate nell’assistenza e nel soccorso alla persona (Anpas, Misericordia e Croce Rossa), incontrano la replica da parte dell’Anpas, il cui coordinatore della zona aretina – Ernesto Ferrini – intende puntualizzare alcuni aspetti.

«La sensibilità delle istituzioni nei confronti dell’opera prestata dal mondo del volontariato è stata apprezzata», afferma Ferrini. «È doveroso, però, ricordare che le difficoltà nelle quali operiamo perdurano da molto tempo e, forse, la dimostrazione di solidarietà espressa dal mondo istituzionale nei nostri confronti è stata tardiva».

Le parole del coordinatore provinciale Anpas, una fra le più grandi associazioni laiche di volontariato presenti in Italia, muovono da riflessioni di carattere etico e pratico.

«In questo momento – precisa Ferrini – assistiamo a una sorta di gara delle varie istituzioni, non solo aretine, nel testimoniare la loro vicinanza al nostro mondo. Mi riferisco, per esempio, alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, e dal vicesindaco, Lucia Tanti, a quelle dell’assessore del comune di Siena, Francesca Appolloni, così come alle parole dell’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini, il quale ha espresso la disponibilità della regione ad accondiscendere alle varie richieste che gli abbiamo manifestato: difficoltà a mantenere inalterati i servizi ai cittadini per l’aumento esponenziale dei costi del carburante e dell’energia e la gestione dei pazienti Covid, che non può essere più sostenuta con le attuali tariffe del trasporto sanitario.

Esprimere attestazioni di sostegno di fronte a un’emergenza di questo tipo non è difficile, ma, con molta serenità, mi domando per quale motivo non sia stato fatto prima, e per quale ragione certe dichiarazioni a mezzo stampa non siano state condivise con noi prima di essere rilasciate.

Come coordinatore dell’Anpas della zona aretina, se da un lato questo interessamento è incoraggiante, non posso esimermi da far notare che, in tutto questo tempo, l’attenzione concreta verso i nostri problemi sia stata dimostrata solo da alcuni. Mi preme segnalare la disponibilità del presidente della provincia, Silvia Chiassai Martini, che in piena pandemia ci convocò varie volte per un ringraziamento pubblico; oppure del presidente della regione, Eugenio Giani, che è sempre stato presente ai congressi Anpas e si è dimostrato sensibile alle nostre richieste. Constato con amarezza – prosegue Ferrini – che pur rappresentando l’Anpas da undici anni, svolgendo un’attività che riveste anche un’importanza sociale, siamo conosciuti solo da una parte ristretta dell’ambito istituzionale. Ci piacerebbe avere un dialogo più frequente, con pari dignità, e senza che i nostri naturali interlocutori scelgano la strada dell’autoreferenzialità».

Ferrini lancia anche un suggerimento concreto alle istituzioni. «Non chiediamo soltanto l’elargizione di maggiori somme di denaro ma vogliamo una proposta politica. E a questa proposta desideriamo partecipare direttamente, attraverso un coinvolgimento attivo nella gestione. In altri termini vogliamo essere ascoltati. Di questo – conclude Ferrini – ne parleremo prossimamente, proprio ad Arezzo, in un convegno delle pubbliche assistenze, al quale parteciperanno il presidente nazionale Anpas, Fabrizio Pregliasco, il presidente della regione, Eugenio Giani, l’ex parlamentare Federico Gelli, relatore della legge sul terzo settore e attualmente direttore regionale della sanità, e altri illustri ospiti».

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