Tagli alla Sanità in Valdichiana: l’allarme dell’Assessore. La Asl rassicura

L’Assessore Franceschini esprime preoccupazione per l’imminente pensionamento dei medici del pronto soccorso, che potrebbe portare alla scomparsa dell’automedica attualmente in servizio durante le ore notturne. “Nonostante la situazione critica, sembra che la Regione non manterrà nemmeno l’autoinfermierizzata, lasciando un solo infermiere disponibile per tutta la notte, impegnato esclusivamente su codici minori, e quindi impossibilitato a rispondere a emergenze più gravi, come i codici rossi“, dichiara l’Assessore.

Secondo Franceschini, questa riduzione vanificherebbe i risultati finora ottenuti con l’introduzione sperimentale del sistema autoinfermierizzato, un’innovazione che aveva dato risultati soddisfacenti. “Se tutto sarà confermato, si toglierà di fatto dal territorio una BLSD (Basic Life Support Defibrillation) per gli interventi più urgenti”, prosegue Franceschini, lanciando un nuovo grido d’allarme contro il continuo depotenziamento della sanità locale.

L’Assessore denuncia inoltre la “strategia del fumo negli occhi” della Regione Toscana e della ASL, che ha annunciato l’assunzione di numerosi infermieri, ma senza chiarire come e quando queste risorse verranno effettivamente impiegate nel servizio di emergenza-urgenza. “Non ci interessa fare la battaglia sui numeri, ma vogliamo risposte chiare e circostanziate sui motivi di questo lento e inesorabile depauperamento del Servizio Sanitario Nazionale in Toscana“, conclude Franceschini, richiedendo con forza di mantenere almeno lo stato attuale delle cose.

La replica della ASL Tse

In risposta alle preoccupazioni sollevate dall’Assessore, la ASL Tse ha smentito qualsiasi depotenziamento del servizio di emergenza-urgenza nella Valdichiana aretina. Simone Nocentini, direttore della Centrale operativa 118 dell’Area provinciale Aretina, ha rassicurato la cittadinanza, affermando che “il servizio continuerà ad essere erogato nelle stesse modalità dei mesi precedenti”. Inoltre, ha sottolineato che l’assunzione di 95 infermieri, di cui 33 nell’area di Arezzo, permetterà una rimodulazione e riorganizzazione complessiva dell’assetto dell’emergenza-urgenza territoriale, migliorando l’efficacia e la tempestività degli interventi.

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