Vaccini, Pasquale Macrì nel gruppo consultivo del Ministero della Salute

C’è anche un aretino nella ristretta cerchia di super consulenti nazionali in tema di vaccinazioni: è il prof. Pasquale Giuseppe Macrì, primario di Medicina Legale della Asl Toscana Sud Est, inserito con decreto del 26 aprile 2022 del Ministro della Salute Roberto Speranza nel Gruppo consultivo nazionale sulle vaccinazioni (NITAG – National immunization technical advisory group). Il gruppo, istituito con Decreto 29 settembre 2021, è un organo indipendente col compito di supportare, dietro specifica richiesta e su problematiche specifiche, il Ministero della Salute nella formulazione di raccomandazioni “evidence-based” sulle questioni relative alle vaccinazioni e alle politiche vaccinali, raccogliendo, analizzando e valutando prove scientifiche. In particolare, il NITAG opera seguendo un approccio di valutazione delle tecnologie sanitarie (Health Technology Assessment) coerente con il processo decisionale suggerito dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, indicando le evidenze scientifiche che sostengono le decisioni di politica vaccinale, valutando l’attendibilità e l’indipendenza delle fonti utilizzate e verificandone l’assenza di conflitti di interesse. Il NITAG predispone un compendio scientifico per la stesura di una proposta di piano nazionale triennale di vaccinazione, tenendo conto anche degli effetti della pandemia di COVID-19 rispetto all’intero impianto di prevenzione vaccinale a livello globale. Il NITAG interagisce con gli organismi internazionali (Organizzazione Mondiale della Sanità, Unione Europea, European Centre for Disease Prevention and Control)) in materia di vaccinazioni, anche in considerazione di specifici piani vaccinali internazionali (es. polio, morbillo e rosolia). 

G.A. Prof. Macrì, intanto complimenti per il prestigioso incarico ottenuto, che avrà accolto con soddisfazione

P.G.M. Da oltre vent’anni collaboro in tema di vaccini con la Federazione nazionale dei medici pediatri, la società italiana di pediatria e la società di igiene. L’incarico ministeriale giunge oggi particolarmente gradito, quasi a compendio di un lungo percorso, nel corso del  quale che ho cercato di porre la medicina legale al servizio delle strategie vaccinali.

G.A. Che cos’è e di cosa si occupa il NITAG, acronimo di National immunization technical advisory group di cui da oggi lei fa parte?

P.G.M. Il NITAG è composto da Scienziati di varia estrazione discipline. Si tratta di gruppi nazionali che si coordinerà anno con i gruppi sovranazionali per poter armonizzare le strategie vaccinali.

G.A. Anche durante la pandemia il suo impegno non è  venuto meno. In quale ambito ha fornito il suo supporto?

P.G.M. Durante la pandemia sono stato più volte contattato dalle società scientifiche per tematiche inerenti il consenso per i minori e per i soggetti anziani che non erano in grado di comprendere le informazioni e quindi di esprimere validamente il proprio consenso.

G.A. Quali, a suo avviso, le azioni da porre in essere per migliorare i processi e rendere coerenti le politiche vaccinali?

P.G.M. Penso che uno dei compiti più gravosi sarà proprio quello di armonizzare il diritto e la tutela del legittimo rifiuto e l’interesse individuale collettivo per la salute di ognuno. La nostra Costituzione prevede che la libertà appartenga ad ogni cittadino in modo assoluto ed inviolabile, ma allo stesso tempo l’articolo uno ci ricorda, anzi ci ammonisce, a non chiedere la tutela di diritti se non siamo pronti ad assolvere ad inderogabili doveri di solidarietà sociale.

G.A. Mi risulta inoltre che lei abbia il ruolo di segretario nazionale della Società italiana di medicina legale contemporanea. Qual è il principale contributo di questa branchia?

P.G.M. La medicina legale contemporanea ha molto da dare alla comunità e alla collettività scientifica: stiamo passando da un concetto di medicina legale storicamente legata al cadavere, ad una prospettazione di medicina legale come disciplina di tutela dei diritti di ogni individuo, della collettività e dei professionisti sanitari.

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