Ciclisti beffati: niente pista e marciapiedi vietati
Ora restaurato con un progetto approvato e appaltata dalla vecchia amministrazione, finanziato e approvato dalla Regione con 510mila euro, inaugurato appunto 15 giorni fa alla presenza dell’assessore ai lavori pubblici Gamurrini e di Lucia De Robertis in rappresentanza della stessa Regione che il progetto lo aveva finanziato così come era stato approvato dalla vecchia amministrazione: sul modello di Via Crispi, quindi comprensivo della pista ciclabile che avrebbe unito quella al servizio del Polo scolastico di via Leone Leoni con piazza Guido Monaco, Via Roma e via Crispi.
Un tratto di pista ciclabile strategico per la sicurezza dei ciclisti in generale e degli studenti del Polo scolastico in particolare.
Un tratto cancellato dal progetto visto e rivisto dalla nuova amministrazione.
Inascoltate le proteste della Fiab, la Federazione italiana degli amatori del bici che ad Arezzo ha un suo consigliere nazionale, Giovanni Cardinali.
I ciclisti ora hanno due alternative: o correre i rischi di chi pedala in mezzo al traffico o pedalare sui marciapiedi.
Ma se a pedalare in mezzo alle auto si rischia di finire all’ospedale, a farlo sui marciapiedi riservati ai pedoni si rischia una multa.
Facile immaginare quale dei due mali è il minore.
Eppure c’è chi si sorprende che i ciclisti scelgano il male minore e che per questo non vengano multati.
C’è insomma chi si sostituisce ai vigili che in realtà a fare una multa ai ciclisti che non vogliono finire sotto un’auto neppure ci pensano.
Anche loro hanno capito che alle bici in via Petrarca non resta che mettere le ali.