Periferie, Donati batte un colpo: “Inammissibile tagliare i progetti a comuni come Arezzo”

che rimettevano in corsa tutti i comuni, compreso Arezzo al quale venivano destinati 17 milioni”.
E’ quanto ha detto, al momento di  affrontare uno dei temi più scottanti e più decisivi per lo sviluppo della città, l’ex deputato del Pd Marco Donati nel corso di un incontro con i cittadini alla Casa dell’Energia, moderatore Massimo Pucci. Donati ha evitato di ricordare che fu lui, allora deputato, ad annunciare che i finanziamenti venivano estesi a tutti i comuni che avevano presentato il piano entro i termini previsti e in rispetto di tutte le regole.
Un annuncio che non poteva non far piacere ad Arezzo  che altrimenti avrebbe rischiato di rinunciare a grandi opere strategiche per il suo futuro.
In realtà l’incontro  con Donati alla Casa dell’Energia,  affollato ben oltre le previsioni e animato da autorevoli interventi, ha rotto il silenzio del Pd sulla doccia fredda dell’approvazione in Senato degli emendamenti al milleproroghe che tagliavano i fondi ai progetti tornati in corsa.

“Il pd non batte un colpo” aveva titolato Arezzo 24, mentre i parlamentari aretini, di Forza Italia, Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai, facevano il diavolo a quattro per il ripristino dei fondi pur dubitando  della promessa  di un nuovo decreto fatta dal premier.
Per il Pd il colpo l’ha battuto Marco Donati alla Casa dell’Energia, non potendo farlo alla Camera dove non è stato riconfermato.
“La Toscana con l’approvazione degli emendamenti,   rischia di perdere 146 milioni per un progetto di opere pubbliche che i governi precedenti di centrosinistra avevano garantito.
E Arezzo, che, tra l’altro ha già firmato tutte le convenzioni per realizzare le grandi opere comprese nel piano  di riqualificazione delle periferie, è  tra i comuni della Toscana, uno di quelli che rischiano di piu’: dovrebbe rinunciare a 17 milioni di finanziamenti, otto in più di quelli che perderebbe Siena e  due in più di quelli concessi dai governi precedenti anche a Lucca”.
Per la verità a firmare l’emendamento al milleproroghe che rischia di tagliare i fondi anche ad Arezzo sono stati tutti i gruppi al Senato, compreso quello del Pd.
“A scriverlo e presentarlo  – dice Donati- è stata la senatrice e sindaco Leghista, Giusi Pirovano: ad una prima lettura qualunque componente di tutti  gruppi avrebbe avuto difficoltà a interpretarlo.
Da una parte resta il bando delle periferie, dall’altra gli si vogliono togliere i finanziamenti.
Di certo io stesso mi impegnerò perché non vengano tolti” Ma a battere un colpo alla Casa dell’energia non è stato solo Donati e non solo sul bando delle periferie:  più di un intervento ha affondato sui motivi della sconfitta del Pd a Palazzo Cavallo: ha fatto autocritica ma, a poco più di una anno dalle elezioni per il nuovo sindaco di Arezzo,  ha anche rilanciato nuove strategie.
Per tutti è stato proprio Donati a sintetizzare autocritica e nuove strategie: “Se gli elettori aretini hanno girato le spalle al Pd – ha ammesso – vuol dire che il Pd qualcosa ha sbagliato. Ora serve uno slancio in più”.
Il Pd insomma alla Casa dell’Energia di colpi ne ha battuti su più di un tasto. Resta da vedere chi darà un nuovo slancio a Palazzo Cavallo.

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