Arezzo, c’è la Torres per la ripartenza. Bucchi: “Cerco lo spirito della squadra più del modulo. E non faccio a meno del centravanti”
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Dopo l’esordio con sconfitta a Terni, Cristian Bucchi tenta di condurre l’Arezzo fuori dalle secche di vittorie di questo 2025, in cui è arrivato solo un successo, la gara in campo esterno col Legnago Salus. L’avversario non è dei più agevoli: domani alle 15 al Comunale arriva la terza forza del campionato, imbattuta da nove giornate, la Torres. L’allenatore amaranto: “Cercheremo di portare in campo il miglior spirito di questa squadra. La Torres è una squadra forte, non è lì per caso, sono anni che lavorano insieme, costruiscono, migliorano ad ogni sessione di mercato, mettendo dentro giocatori funzionali ad un’idea forte che hanno. Dobbiamo ‘pareggiare’ lo spirito, portando il carattere, il coraggio e la veemenza che contraddistinguono questo gruppo, la città e la tifoseria. Poi dovremo essere bravi nella gestione della palla e nella lettura dei momenti della partita“. Novità di formazione? “La valutazione dei singoli la terminerò all’ultimo momento, alcuni sono acciaccati. Più che il sistema di gioco, è il modo in cui dobbiamo stare in campo, non vado dietro al modulo. Rivedremo una squadra sulla falsariga di Terni“. Dopo due settimane di lavoro a contatto con la squadra, che idea si è fatto per riportare l’organico al rendimento che tutti ci aspettiamo? “Dobbiamo intervenire a livello mentale, correggere l’attenzione e la concentrazione. A Terni abbiamo pagato tre episodi, la Ternana è stata cinica e ha approfittato di nostri tre errori grossolani. Così vanifichiamo il lavoro di un’intera settimana. Voglio concentrazione, attenzione, ricerca dell’episodio per portare il risultato dalla nostra parte. Lavoriamo su questo in maniera ossessiva“. Arezzo col centravanti o senza punta? “Voglio giocare col terminale offensivo, per me è fondamentale“.