Ascoli-Arezzo, Bucchi chiede mentalità vincente: “Il gioco è la nostra certezza”

L’Arezzo torna in campo alle 15 per la 32^ giornata di Serie C contro l’Ascoli, in una trasferta che si annuncia complicata. L’allenatore amaranto Bucchi in sede di presentazione della sfida, è tornato sull’immeritata sconfitta interna contro il Carpi: “E’ mancato cinismo, aspetto su cui dobbiamo migliorare. In ogni caso si tratta di momenti: quando ero attaccante a volte toccavo mezza palla e andava tutto nel verso giusto, in altre occasioni il pallone non entrava, potevo tirare dieci volte, palo, traversa… A volte le cose ti riescono al 100%, altre volte al 90, sono dei momenti fisiologici. La partita dell’altro giorno ci è riuscita benissimo al 90%. Abbiamo lavorato in questi giorni sui primi 6-7 minuti del secondo tempo, che non fanno parte di una squadra come la nostra. Se vogliamo diventare forti e vincenti, dobbiamo migliorare la reazione agli eventi della partita. A Ferrara, dopo il 2-0, dopo una mezz’ora straordinaria, abbiamo giocato gli ultimi dieci minuti in ciabatte e questo non va bene. Rincorrevamo un po’ meno, eravamo forti della prestazione e sicuri del risultato. E contro il Carpi, dopo il gol dell’1-0, a prescindere dall’errore arbitrale, tenendo presente che gli episodi a favore o contro fanno parte di un match, abbiamo commesso errori perdendo lucidità, potevamo prendere il secondo gol. I primi minuti della ripresa e l’ultimo minuto del recupero del primo tempo non mi sono piaciuti. Noi abbiamo delle certezze: il gioco. E’ il nostro punto di forza, ci sta portando a creare 10-12 palle gol a partita. Quindi riprendiamo a giocare nel giusto modo dopo le avversità. E’ un aspetto da migliorare per diventare una squadra forte e vincente. La sconfitta (contro il Carpi, ndr), fa ancora più male, perchè è immeritata, ma andiamo a ricreare quello che ho visto nelle ultime partite. Ho visto una squadra che sta crescendo come mentalità, come approccio e gestione. Ci sono tanti piccoli errori che rischiano di condizionare il risultato finale. La prestazione per noi deve diventare una certezza. Dobbiamo sempre avere un atteggiamento positivo, a prescindere. Gli errori li analizziamo e ripartiamo“.