Bucchi esulta e si fa male: “L’Arezzo ha creato tanto e ha vinto col sacrificio di tutti. Mi sono divertito, bravi i ragazzi a crederci sempre”
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Bucchi commenta la vittoria ottenuta all’ultimo tuffo dall’Arezzo grazie alla rete di Ravasio: “Sestri Levante è una squadra dura da affrontare, ti fa giocare male e concede poco. Siamo stati molto bravi a trovare trame di gioco, a crearci occasioni, ma non abbiamo concretizzato. Poi abbiamo sfruttato uno schema da calcio d’angolo, questo ci ha ripagato di un’ottima prestazione. Certe partite dobbiamo chiuderle prima, perchè ne ho perse sia da calciatore che da allenatore, sarebbe stato un rammarico per quanto visto in campo. A me è parso che avessimo meritato ampiamente“. Vittoria strameritata con cambio di ritmo tra primo e secondo tempo: “Nella prima frazione non abbiamo giocato con ritmi altissimi, merito anche dell’avversario, ci siamo complicati un po’ la vita, ma abbiamo creato quattro o cinque occasioni nitide. Stessa cosa nel secondo tempo, in tutto otto o nove palle gol importanti. Quando vinci al novantesimo vuol dire che ci hai creduto, la squadra ha fatto di tutto. A me fa piacere, è quello che sto cercando di portare, poi serve quel pizzico di fortuna, determinante in questo mestiere“. Per la seconda gara consecutiva una formazione a trazione anteriore con un solo centrocampista di ruolo. Non è un caso che sia arrivata la seconda vittoria. Insisterà con questo modulo? “Ho la fortuna di avere tanti giocatori bravi che si sacrificano per la squadra. Quando scegli di fare la partita, attaccare, proporre gioco, hai bisogno di sacrificio da giocatori di qualità. Se continueranno a sacrificarci, potremo continuare così. Anche i cambi: sono entrati due centrocampisti molto offensivi. Lo faccio perchè vedo che la squadra riesce a rimanere corta e compatta, recuperiamo molti palloni, sono i giocatori a darmi la forza di poter osare“. La squadra ci ha creduto fino alla fine: “Le partite possono essere risolte in qualsiasi momento, dopo 10 secondi o alla fine. Siamo stati molto bravi, il merito va agli interpreti. L’allenatore deve essere bravo a non fare danni. Stasera mi sono divertito, mi sono anche fatto male per esultare“.