Golf inclusivo sulle terre scavate dai minatori

Le Miniere golf club Ssd e la cooperativa sociale Koinè hanno firmato un accordo per favorire la pratica sportiva del golf tra le persone fragili. Non solo: sono previsti anche corsi di formazione per la manutenzione delle aree verdi e delle strutture del club. E quindi inserimenti lavorativi.

Il prato verde, perfettamente tenuto, splende sopra 70 metri di terre di riporto. “Sono quelle – come ha ricordato il sindaco di Cavriglia, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni – scavate nel secolo scorso dai minatori per estrarre la lignite destinate alla centrale elettrica. Questo è un luogo unico in Italia. Abbiamo valorizzato una vasta area destinandola a turismo e sport con circuiti ciclopedonali, percoirsi benessere, centro polivalente, parco giochi, … Il Golf Club è nato per l’iniziativa di un gruppo di appassionati con il quale l’amministrazione comunale collabora. E adesso le attività promosse con Koinè, la cooperativa sociale con la quale Cavriglia, più di vent’anni fa apriì il suo primo nido. Il golf, in questo modo, è veramente un’attività per tutti”.

Firmatari dell’intesa i presidenti Leno Chisci ed Elena Gatteschi: “L’incontro tra il mondo Koinè, fatto di una gamma di servizi e progetti di tipo sociale-educativo-riabilitativo che quotidianamente coinvolge circa 3.000 persone tra asili, Rsa, centri diurni e servizi territoriali e la Società sportiva dilettantistica Le Miniere golf club impegnata da sempre nel promuovere in tutte le fasce d’età, con o senza fragilità, la disciplina sportiva del golf può rappresentare una straordinaria opportunità per realizzare nuovi progetti di socializzazione e abilitazione per alcune di queste persone”.

Koinè e Le Miniere hanno già individuato gli ambiti di attività: “uscite giornaliere in visita al Club di gruppi con la possibilità di conoscere le diverse attività e fruire degli spazi di aggregazione e socializzazione. Piccoli gruppi di ragazzi adolescenti possono poi essere avvicinati alla pratica sportiva accompagnati da un educatore della cooperativa e da un maestro del golf club, il tutto finalizzato ad intraprendere l’attività sportiva singolarmente o in piccoli gruppi”.

L’accordo non prevede la sola pratica sportiva: “lavoreremo – annunciano Chisci e Gatteschi – a progetti di formazione e tirocini lavorativi individuali o di gruppo di manutenzione delle aree verdi e delle strutture del centro. Pensiamo anche all’organizzazione di eventi sui temi dello sport e della fragilità sociale e a programmi di formazione congiunta per operatori dei rispettivi settori. Siamo sicuri che questo percorso che iniziamo insieme si svilupperà ulteriormente strada facendo con nuove idee e opportunità progettuali che nasceranno dalla grande volontà e convinzione che ci unisce nel metterlo in campo”.

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