Il Valdarno è un tricolore unico. La centrale di Santa Barbara e Palazzo d’Arnolfo celebrano la Nazionale
Dal rigore parato di Donnarumma il Valdarno si è letteralmente trasformato in un tricolore unico: da Montevarchi a San Giovanni, lungo la strada regionale, è stato un “serpentone” continuo di auto in festa così come nei due centri più popolosi della vallata i festeggiamenti sono andati avanti a lungo, nelle piazze o nei ritrovi abituali degli sportivi e all’interno delle abitazioni dove sono letteralmente esplose le prime scene di festa dopo il penalty sbagliato dagli inglesi. L’inizio shock col gol incassato dopo due minuti, la paura di non farcela al cospetto di una squadra e di uno stadio tinto, tutto, praticamente, di bianco, poi il gol di Bonucci e la sofferenza dei rigori che, come contro la Spagna, ha premiato la nostra Nazionale. E allora via al boato, via ai caroselli che si sono protratti tutta la notte, alla festa di questo campionato europeo che mancava dalla nostra bacheca, addirittura, da 53 anni, vale a dire per la precisione dal 1968. Gioia grande, enorme, celebrata da tutti a modo proprio. Uno dei simboli più conosciuti e noti del vallata, come la centrale di Santa Barbara, nel comune di Cavriglia, si è illuminata di bianco, rosso e verde, proprio per celebrare gli azzurri di Mancini e il loro storico successo. Con i colori del tricolore illuminato a festa anche Palazzo d’Arnolfo, a San Giovanni Valdarno, giusta celebrazione per l’impresa dei ragazzi di Roberto Mancini. Ci voleva proprio e come è facile leggere sui socia, il calcio, finalmente, è tornato a Roma.
Foto centrale Santa Barabara, credits: Valdarno 24