La bandiera aretina sventola nel deserto marocchino

AREZZO – Il Team Rossi 4×4 chiude il Carta Rallye al primo posto nella categoria “Cross Country 4×4”. La bandiera aretina ha sventolato nel deserto marocchino di Merzouga al termine di una gara particolarmente impegnativa e faticosa che, sviluppata su sette tappe di 2.500 chilometri lungo il deserto sahariano, ha messo a dura prova la squadra capitanata dal pilota Stefano Rossi. Il bilancio complessivo è particolarmente positivo con il Team Rossi 4×4 che è riuscito nell’impresa di concludere la quarta gara su quattro disputate (tre Africa Eco Race e un Carta Rallye) e che ha confermato affidabilità, prontezza e preparazione nell’affrontare le diverse difficoltà incontrate, terminando al ventiquattresimo posto della classifica generale, al decimo posto tra le auto e al primo posto nella categoria “Cross Country 4×4”

I risultati raggiunti hanno ribadito l’impeccabile rapporto di collaborazione in abitacolo tra Rossi e il suo navigatore Alberto Marcon, sostenuti dall’ottimo lavoro tecnico e meccanico svolto agli arrivi dai meccanici Paolo Dalla Libera, Mattia Daltin e Sari Targa per le riparazioni e la manutenzione al Nissan Patrol Y61. La partecipazione alla settima edizione del Carta Rallye era motivata dal perseguimento di un triplice obiettivo: tornare a gareggiare dopo tre anni di stop a causa dell’emergenza sanitaria, verificare la tenuta del mezzo dopo le ultime modifiche, e testare l’assoluta novità del motore con alimentazione ibrida combinata con l’idrogeno. Queste finalità sono state tutte pienamente raggiunte, con il Nissan Patrol Y61 che ha dimostrato la propria tenuta anche su percorsi impervi tra piste di sassi e dune nel deserto facendo affidamento su una fonte di energia pulita con cui ridurre le emissioni nocive in atmosfera. Tra i momenti maggiormente emozionanti è rientrato l’arrivo al traguardo quando la gioia di aver completato la gara si è unita alla soddisfazione di aver esposto la bandiera della città di Arezzo e il foulard della Giostra del Saracino, con il perseguimento anche dell’obiettivo di rappresentare e far conoscere la città a livello internazionale. «Il Carta Rallye – commenta Rossi, – si è rivelato particolarmente complicato per le difficoltà nella navigazione, le alte temperature e i tracciati su sassi e deserti che hanno messo a dura prova l’intero team prima in pista e poi, fino a tarda notte, all’arrivo per le riparazioni. Siamo riusciti a dimostrare coesione e professionalità di fronte a ogni avversità, oltre all’affidabilità perché abbiamo mantenuto al 100% il rapporto tra gare disputate e gare terminate».

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