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giovedì | 23-01-2025

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Paolo Lucci alla quarta Dakar

Castiglion Fiorentino Città dello Sport e del Fair Play, tante le associazioni sportive che organizzano manifestazioni ma il mese di gennaio, in particolare, è caratterizzato da eventi di caratura internazionale che vedono, nel passato come oggi, la partecipazione di castiglionesi. Stiamo parlando della Parigi-Dakar, il rally motoristico più famoso e affascinante al mondo, che vede tra i protagonisti il giovane e promettente Paolo Lucci.

“Sono per la quarta volta sul podio di partenza della Dakar Rally ed è sempre una grandissima emozione!”.

Queste le prime parole via social di Paolo Lucci, il centauro castiglionese che partecipa per la quarta volta alla Dakar, il Rally motoristico più famoso e affascinante al mondo.

Anche il sindaco Mario Agnelli si è unito al coro di sostenitori e amici di Paolo che lo seguono in questa nuova coinvolgente competizione.

“Oggi al via della Dakar Rally 2024” – scrive via social il sindaco Agnelli – “nella Honda 450 su cui salirà in sella il nostro Paolo Lucci, ci sarà anche un pezzo della Città di Castiglion Fiorentino con il logo del Comune e il Moto Club Fabrizio Meoni che lo accompagneranno in questa nuova avvincente sfida”.

Due infatti i loghi sulla sue ruote. quello del comune di Castiglion Fiorentino, il quale ha concesso il patrocinio gratuito alcuni mesi fa, e quello del Moto Club Fabrizio Meoni.

“Da quest’anno Paolo Lucci è il pilota ufficiale del nostro Moto Club”

annuncia con soddisfazione il presidente Massimo Segantini.

Con il prologo di oggi, composto da 79 chilometri totali, di cui 29 cronometrati su un tracciato veloce, tecnico e caratterizzato da terreno duro, terra e sassi, è ufficialmente iniziata la Dakar 2025.

Paolo ha chiuso la prova con un tempo di 19’29”, che gli vale la 35ª posizione assoluta e la 16ª nella categoria Rally2, risultando il miglior pilota italiano. Il distacco dai diretti avversari è minimo, segno di un avvio solido e promettente.

Dopo quattro edizioni della Dakar e un’intera stagione nel campionato mondiale di rally raid, Paolo conosce bene l’importanza strategica del prologo: una breve ma intensa prova che serve principalmente a stabilire l’ordine di partenza per la prima vera tappa. Consapevole che questa non è la sua specialità, ha saputo sfruttare al meglio i chilometri odierni per prendere ulteriore confidenza con la sua nuova HONDA CRF 450 RALLY HRC. La moto si sta rivelando un’alleata perfetta, merito anche dell’impeccabile lavoro svolto dal RS MOTO Racing Team, guidato da Simone Agazzi.

Domani mattina sarà il momento della prima vera sfida: un anello di 499 chilometri, di cui ben 413 cronometrati, con partenza e arrivo al bivacco di Bisha. Paolo partirà con 34 piloti davanti, un numero che richiederà la giusta combinazione di prudenza e aggressività. L’obiettivo sarà superare gli avversari più lenti senza rischiare oltre il necessario e rimanere il più vicino possibile ai top rider della categoria GP.

Siamo solo all’inizio, ma le premesse sono eccellenti: una moto perfetta, un team affiatato e un pilota in grande forma. Elementi essenziali per affrontare al meglio una competizione lunga ed estenuante come la Dakar, il rally raid più impegnativo al mondo.

Paolo, che abbiamo sentito al termine del prologo e poi visto sul podio di partenza, appare concentrato, determinato e consapevole delle proprie capacità. Nessuna fretta, nessun eccesso: il vero spettacolo deve ancora cominciare e le occasioni per spingere oltre il limite non mancheranno.

“Al via della prima tappa di domani avremo un bel po’ di piloti davanti a noi ma va benissimo così! Faremo il possibile per lasciarci quelli più lenti alle spalle e restare ancorati ai top rider GP. Perché il bello deve ancora venire!”

dichiara ancora il centauro.

Inutile negare che le aspettative sono alte, la quarta partecipazione alla Dakar Rally vede il pilota in sella ad una nuova moto, per lui nuova di marca essendo la prima volta su HONDA e, cosa ancor più affascinante, nuova come progetto grazie alla sinergia messa in campo da HRC, HONDA RedMoto e Simone Agazzi con la sua RS Moto Racing Team.

È però bene, anzi obbligatorio, restare con i piedi per terra, la Dakar è una gara massacrante, la più dura al mondo, mette di fronte a prove estreme tanto i piloti quanto i mezzi meccanici, va quindi trattata con il dovuto rispetto, passo dopo passo, senza farsi attanagliare né da facili entusiasmi né, tanto meno, dalle inevitabili difficoltà.

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