“Ringrazio tutti perché vedo che c’è una grande partecipazione e questo significa che il momento negativo dell’Arezzo sta a cuore anche a voi. Io sono uno che per carattere e storia personale ha sempre fatto parlare il campo, ma oggi avverto l’esigenza di affrontare a 360 gradi tutte le problematiche che ci sono. Vorrei dire le cose come stanno a tutela della squadra, della tifoseria e della città. Perché nei momenti difficili come questo, quando non arrivano i risultati, chi ha interesse a destabilizzare trova terreno fertile e iniziano a girare notizie infondate. Dopo la sconfitta evitabile con la Juventus U23 il Presidente ha rilasciato alcune interviste alle testate locali cercando anche di proteggere l’allenatore. Un intervento, quello del Presidente La Cava, che è stato molto apprezzato dai calciatori. Adesso tocca a me, anche perché sono stato sollecitato da alcuni sportivi.
Parliamo della questione tecnica: la mancata vittoria di Crema brucia, è stato un grave danno subìto dalla squadra; il rigore sbagliato con la Juventus U23, evitabile, anche perché il rigorista in quel momento era Belloni; la prestazione con l’Albinoleffe, inutile nasconderlo, è stata negativa. Il problema più grande, e per il quale non vedo una facile soluzione a breve, è che noi abbiamo sette calciatori infortunati e con infortuni seri. Per alcuni si parla di mesi di recupero, per altri – se tutto va bene – di due o tre settimane. Ad inizio stagione abbiamo visto un bell’Arezzo, ma a seguito di questi risultati negativi la squadra sta perdendo certezze ed ha accusato il colpo. L’Arezzo è una squadra giovane: con l’Albinoleffe c’erano ben sei calciatori under in campo; alcuni calciatori, poi, devono giocare fuori ruolo a causa dei tanti infortuni. E’ chiaro che l’allenatore avverte questa situazione di disagio e pressione e sta cercando di trovare soluzioni alternative, ma non sempre queste soluzioni ci sono. Anche perché l’organico è incompleto: al momento abbiamo solo due difensori centrali disponibili. A centrocampo abbiamo due infortuni e ne abbiamo recuperato uno, Volpicelli, che ovviamente non più avere una condizione ottimale.
Speriamo di non essere costretti a fare un intervento di mercato, perché in difesa siamo in emergenza. La buona notizia è che Borghini ha avuto uno stiramento del collaterale e fortunatamente non è stato toccato il crociato, ma anche in questo caso si parla di cinque settimane minimo di stop. Poi c’è Burzigotti, un ragazzo che per l’Arezzo butterebbe il cuore oltre l’ostacolo, ma anche lui come minimo ha bisogno di altre due settimane. Oggi parlo anche a nome della squadra, perché mai come in questi giorni sono stato vicino a loro, allo staff e all’allenatore. Faccio i miei complimenti ai tifosi, perché nonostante una prestazione non all’altezza hanno sostenuto la squadra fino all’ultimo. I tifosi chiedono chiarezza e di dire le cose come stanno, e io le dico.
La strategia dell’Arezzo ad inizio campionato era quella di allestire una formazione giovane per creare possibili plusvalenze. Prendete ad esempio i casi di Basit e Buglio, presi a costo zero e rivenduti. Non dimentichiamoci che ad oggi la società vive grazie ad il sostegno economico di un solo finanziatore. Abbiamo la necessità di far giocare calciatori under, perché dai minutaggi abbiamo a budget – e sicuramente lo raggiungeremo quest’anno – cinquecento mila euro di entrate. E’ un aspetto importante che va curato e anche l’allenatore deve tener conto di questo. Noi l’anno scorso siamo stati capaci di portare seicento mila euro di attivo, avendo acquistato solo calciatori a costo zero. Quest’anno abbiamo quasi raggiunto la cifra di novecento mila euro, non abbiamo speso un euro per l’acquisto dei calciatori e tutto questo è di grande aiuto alla società. Il nostro segretario, infatti, ha già disposto i bonifici per gli stipendi di luglio e agosto dei calciatori, addirittura un mese prima delle scadenze imposte dalla Lega.
Non dovete dimenticarvi che il nostro progetto è triennale, qui nessuno ha promesso la luna. L’allenatore il giorno della presentazione, preso dall’entusiasmo, ha detto che dobbiamo migliorare la classifica della stagione scorsa. Siamo solo all’inizio, anche se vista la situazione tra infortuni e risultati negativi è utopia pensare di migliorare rispetto all’anno scorso. Noi in questo momento siamo in grossa difficoltà, soprattutto perché non abbiamo tutta la squadra a disposizione, e per cambiare i moduli c’è bisogno di calciatori a disposizione. E’ bene ricordare che in squadra abbiamo tre nazionali: Nolan, Corrado e Gori. Sulla carta abbiamo dei valori, ma serve tempo per amalgamare la squadra. Di certo i risultati negativi non aiutano, perché in questo momento la palla scotta e inizia a serpeggiare la paura. Noi abbiamo ad oggi 25 calciatori di proprietà dell’Arezzo. In questo anno e mezzo abbiamo creato un patrimonio. E abbiamo tre ragazzi, che io considero lo zoccolo duro della squadra e che sono d’esempio per i più giovani: sono Cutolo, Luciani e Foglia. Abbiamo bisogno di tempo affinché l’amalgama creatosi anno scorso tra giocatori esperti e più giovani si ricrei anche quest’anno.
Questo è il momento in cui tutti dobbiamo stringerci per cercare di capire e sono convinto che i primi a capire saranno proprio i tifosi, ai quali dobbiamo parlare chiaro. Sul futuro della società, per esempio. C’è chi ha messo in giro voci di possibili fallimenti. Vi posso dire che per quelle che saranno le risorse che ci siamo creati, come minimo arriveremo a coprire fino a tutto febbraio. Interpreto qui il pensiero del Presidente La Cava, che è il garante assoluto, il quale desidera dare un messaggio di tranquillità ai tifosi e alla città. Lui non ha difficoltà ad andare avanti con la gestione. E’ vero che in tante occasioni ha esternato la possibilità di cercare aiuti, ma chi non vorrebbe che arrivassero aiuti per il Presidente La Cava che fin dall’inizio si è sempre accollato ogni peso e responsabilità. Sicuramente l’Arezzo non fallirà e arriveremo tranquillamente alla fine del campionato. E se ci sarà qualcosa di positivo, come rinforzo economico per la società, ben venga. Io ho la fortuna di conoscere la famiglia La Cava da ben venti anni e ne conosco e ne apprezzo la serietà, l’impegno e il rispetto delle scadenze.
Sappiamo che il momento non è dei migliori e non sarà facile uscirne, ma posso garantirvi che la squadra – e parlo a nome del capitano Cutolo e dei calciatori – ce la metterà tutta per far sì che Di Donato possa uscire dalla situazione di stallo che si è creata in questo momento”
{rwgallery}