Anghiari destination wedding tourism
Ville, dimore storiche e immobili di pregio situati nel comune di Anghiari potranno presto ospitare le cerimonie autentiche di matrimoni e unioni civili. Il Comune di Anghiari ha approvato una delibera di giunta con la quale strutture private di alto interesse potranno accreditarsi per ospitare il connubio tra novelli sposi.
E’ online un avviso pubblico sul sito comunale esplorativo rivolto a tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati a stipulare un contratto di comodato d’uso gratuito con il Comune al fine di consentire nella propria location la celebrazione di matrimoni civili o unioni civili.
I soggetti interessati devono essere proprietari o disporre dell’ uso di strutture o edifici di particolare interesse estetico, turistico, storico, architettonico e aperti al pubblico che si trovano nel territorio comunale di Anghiari.
Per ogni altra informazione relativa alle modalità di presentazione delle domande, alla procedura di scelta della proposta, agli obblighi a carico dei soggetti e del Comune, si invitano gli interessati a contattare l’ufficio anagrafe.
Soddisfatto il Sindaco di Anghiari Alessandro Polcri, certo di aver dato alla città “un altro strumento per far conoscere Anghiari attraverso il coinvolgimento dei privati che potranno così ampliare l’offerta dei propri servizi potendo ospitare anche i matrimoni. Le numerose residenze di pregio e dimore storiche e le molteplici location per eventi decisamente attrattive grazie ai suggestivi scorci paesaggistici ed artistici possono rendere il territorio anghiarese meta attattiva per il cosiddetto ‘Destination wedding tourism‘.
Sul tema si inserisce anche l’assessore al turismo, Ilaria Lorenzini: “Una bellissima opportunità che abbiamo deciso di offrire a tutti gli imprenditori che la vorranno cogliere. Ad Anghiari ci sono strutture con un altissimo potenziale, luoghi incantevoli e molto ben curati che sicuramente diventeranno ancora più attrattivi se offriamo a sceglierà il nostro paese per ” il giorno del sì ” la possibilità di celebrare il rito civile prima del ricevimento.”